Mertens, divenuto ormai un caposaldo della formazione partenopea, continua a vivere la sua "napoletanità" acquisita
Dries Mertens, attaccante belga classe 1987, oggi militante nel Napoli e nella Nazionale belga. Giocatore estremamente duttile, è un'ala sinistra, dotato di buona tecnica e abilità nel dribbling e nella progressione palla al piede; è un buon assist-man, nonché un buon realizzatore.
La carriera calcistica di Mertens: dalla seconda divisione olandese alla Serie A
Oggi Mertens, cresciuto calcisticamente nell'Anderlecht e poi nel Gent, è uno dei calciatori top d'Europa e del Napoli, un simbolo per la squadra azzurra, ma ha mosso i primi passi nel calcio professionistico nella seconda divisione olandese, con l'AGOVV, a cui si è presentato con un curriculum di tutto rispetto nelle giovanili del suo Paese natale, ma non sufficientemente ricco da riuscire a fare subito il grande salto nel mondo del calcio. Un po' per colpa anche del suo fisico, troppo basso e minuto per diventare un campione, almeno a detta dei più. E invece Mertens ha dimostrato il contrario.
Dopo l'esperienza in seconda serie olandese, nel 2009 Mertens passa all'Utrecht, in massima categoria, dove inizia a farsi luce; nel 2011 si trasferisce al PSV, ma il vero salto è il passaggio al Napoli, che lo acquista nel 2013. Con gli azzurri, Mertens conquista due Coppa Italia e una Supercoppa italiana, detenendo tre record: primatista assoluto di reti in tutte le competizioni ufficiali, in Serie A e nelle competizioni europee. A Napoli riesce a fornire sempre ottime prestazioni, tanto da guadagnarsi, nel 2017, l'inserimento per la prima volta in carriera nella lista dei 30 candidati al Pallore d'Oro.
L'amore a doppio senso con Napoli e i napoletani
Quella tra Mertens e Napoli è una vera e propria storia d'amore. Un'avventura costruita a suon di goal. Ormai, "Ciro" Mertens è uno degli uomini simbolo del Napoli e un napoletano a tutti gli effetti.
Mertens arriva alla corte di Rafa Benitez nello stesso momento in cui dal Real Madrid arrivano Callejon e Higuain, per i quali il posto nell'attacco della formazione partenopea è assicurato. Nessuno si sarebbe aspettato, invece, simili prestazioni dal giovane belga, che sarebbe stato un uomo da giocare nei momenti di necessità. E invece, arrivato in Italia quasi in sordina, Mertens si è conquistato in poco tempo un posto di tutto rispetto nella storia del Napoli. Grazie alle sue prestazioni, alle sue giocate e alle sue reti. Meritandosi nel tempo qualcosa di ancora più prezioso: uno spazio importante nel cuore di un popolo. E così si è guadagnato anche il nomignolo di "Ciro", un nome che a Napoli va molto oltre; un nome che gli è stato dato la prima volta dopo una partita di Europa League del 2015, quando dalla panchina si agita al punto da sembrare proprio un napoletano DOC.
Ormai Mertens vive perfettamente integrato nella città partenopea: è la dimostrazione che la napoletanità si può anche acquisire e non è solo questione di nascita.
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