Zappacosta è un calciatore che ha fatto la sua gavetta prima di arrivare ai club internazionali
Davide Zappacosta. Classe 1992. Calciatore italiano, attualmente impiegato nel reparto difensivo del Chelsea. Zappacosta è un giocatore dotato di un buon fisico atletico, notevoli qualità e abilità tattiche, resistenza e velocità nel duello contro gli avversari; bravo nel dribbling e nel cross, è molto abile anche nelle finte volte e disorientare gli avversari.
La carriera calcistica di Zappacosta
Cresciuto nel vivaio della società del Sora, Zappacosta intraprende la sua carriera da professionista a 17 anni di età nell’Isola Liri, che calca i campi della Lega Pro Seconda Divisione: qui attira ben presto l’interesse di club più importanti, in particolare l’Atalanta, che nel gennaio del 2011 lo acquista e lo fa giocare per 6 mesi nella squadra Primavera, per poi cederlo in estate in comproprietà all’Avellino.
Dopo due stagioni consecutive in Lega Pro Prima Divisione, Zappacosta conquista il campionato nella stagione 2012-2013 e la Supercoppa di Lega: ottenuta la promozione in Serie B, data che decide di tatuarsi sul corpo (5-5-2013), esordisce in cadetteria con ottime prestazioni, diventando uno dei migliori esterni del campionato.
Rinnovato il contratto di compartecipazione, Zappacosta debutta con i nerazzurri bergamaschi: arriva, così, l’esordio sia in Serie A sia nelle partite di Coppa Italia.
Nel corso del calciomercato estivo del 2015, Zappacosta viene ceduto a titolo definitivo al Torino, dove, la stagione seguente, complice anche la cessione alla Roma di Bruno Peres, con cui si contendeva la titolarità come esterno difensivo destro, diventa titolare inamovibile della rosa del CT Mihajlović. Le sue ottime e continuative prestazioni, inoltre, gli garantiscono la convocazione in Nazionale maggiore.
Nel 2017, Zappacosta viene ceduto a titolo definitivo al Chelsea per 25 milioni di euro più bonus; fortemente voluto dal commissario tecnico Antonio Conte, trova l’esordio non solo in Premier League, ma anche nelle partite della massima competizione europea di Champions League: proprio nel match contro il Qarabağ, Zappacosta trova il goal nello stracciante 6-0, un tiro dalla distanza che segna il raddoppio dei Blues. Questo goal gli permette di diventare il 100º calciatore italiano ad andare in rete in Champions League, dopo il periodo in cui il torneo era denominato Coppa dei Campioni.
Nella sua seconda stagione in Inghilterra, Zappacosta trova alla guida dei Blues un altro allenatore italiano, Maurizio Sarri, che però lo relega prevalentemente alla panchina. Riesce, comunque, a giocare nelle partite di Europa League, che il Chelsea si aggiudica nella finale contro l’Arsenal: è il primo trofeo internazionale che può mettere nella sua bacheca.
Relegato dal nuovo tecnico Frank Lampard ai margini della rosa, nell’agosto 2019, Zappacosta viene ceduto in prestito alla Roma. Il primo anno in giallorosso, però, non è particolarmente felice: è, infatti, segnato da una serie di problemi fisici, che culminano con la rottura del legamento crociato, che lo tiene per molto tempo lontano dal terreno di gioco. Terminato il prestito, ad agosto 2020 Zappacosta torna momentaneamente al Chelsea, che lo cede al Genoa ancora in prestito temporaneo per la stagione 2020-2021.
Alcune curiosità: il padre-allenatore
Zappacosta è figlio d’arte: il padre, Roberto, ha giocato nelle fila dell’attacco del Sora, in Serie C, per poi intraprendere la carriera di allenatore proprio nel settore giovanile del club, dove il piccolo Davide ha dato i primi calci al pallone. “Sono stato allenato da mio padre Roberto, che era appunto il tecnico dei giovanissimi. È stato uno degli anni dove ho giocato di meno: mi teneva in panchina per mostrare ai miei compagni che non avvantaggiava suo figlio. Mio padre mi ha insegnato a non montarmi mai la testa”.
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