Ballardini, dopo un passato da centrocampista, ha guidato la rosa di diversi club, legandosi con i rossoblù per ben quattro avventure
Davide Ballardini, ex calciatore e allenatore di calcio classe '64. Dopo una lunga storia d'amore con il Genoa, che ha guidato ben quattro volte nel giro di un decennio, ha chiuso i suoi rapporti con la società: è la fine definitiva?! Ballardini sembra avere un legame indissolubile con il grifone, nonostante i quattro esoneri. In ben quattro occasioni da subentrante è riuscito a portare in salvo il Genoa. Lo scorso anno fu riconfermato dopo la grande rimonta della stagione 2020-2021. Proprio con riferimento a questa stagione, il mister ravennate, ha raccontato un retroscena in un intervista alla Gazzetta dello Sport. Il suo rapporto con la società e con i tifosi ha segnato la sua vita e il riconoscimento nei suoi confronti continua ad essere forte: i rossoblù continuano a ringraziarlo per aver guidato la squadra verso quattro salvezze ed aver svolto il suo lavoro con grande amore per i colori del club.
L'etichetta da subentrante e il retroscena con Preziosi
Davide Ballardini ha ormai accettato il ruolo di allenatore "salva-squadre". Un'etichetta da subentrante stampatagli addosso dagli eventi della sua carriera. In un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport mette a nudo tutta la consapevolezza di questo ruolo raccontando un retroscena avvenuto con l'ex presidente Preziosi.
"Le frizioni cominciarono a giugno. Incontrai Preziosi a Forte dei Marmi assieme a Marroccu e Zarbano. Finita la riunione dissi: 'Perché non risolviamo il contratto in amicizia? Non pretendo nulla, neppure un euro. Basta che mi lasciate libero prima dell'inizio del campionato per poter lavorare a stagione in corso, nel caso'. Non accettarono. Le cose peggiorarono con la cessione di Shomurodov alla Roma. Avrei voluto giocare con tre attaccanti, come al Palermo e al Cagliari. Pensavo a un 4-3-3 o 4-3-2-1. Affrontai le prime due giornate con una Primavera rinforzata, contro Inter e Napoli. Poi arrivarono dei giocatori non allenati o infortunati."
La carriera di Ballardini
Dopo aver militato nelle giovanili del Cesena e nel Monza, nel 1988 Ballardini appende gli scarpini al chiodo per intraprendere la strada da allenatore: siede sulla panchina delle giovanili del Bologna, poi del Cesena, del Ravenna, del Milan e del Parma; nel 2004 inizia la sua avventura alla Sambenedettese, militante in Serie C1, che guida per una stagione, prima di essere ingaggiato dal Cagliari, in Serie A, per sole 9 gare, esonerato senza aver mai vinto una gara.
A luglio 2006, il Pescara chiama Ballardini alla guida della panchina biancazzurra, in Serie B, ma già a ottobre viene esonerato; la stagione seguente 2007-2008 viene richiamato dal Cagliari, come subentrato a Nedo Sonetti, con l'obiettivo di guidare la squadra alla salvezza, ottenuta matematicamente con una giornata di anticipo.
Seguono un anno al Palermo e poi alla Lazio, con cui l'8 agosto 2009 Ballardini conquista il suo primo titolo da allenatore: la Supercoppa italiana, vinta ai danni dell'Inter, campione d'Italia. Non è però un'annata positiva: la prima metà del campionato totalizza solo 13 punti in 15 gare, la seconda migliora, ma comunque la squadra rimane bassa in classifica, per cui, a febbraio 2010, viene esonerato.
A novembre 2010, Ballardini viene convocato dal Genoa, in sostituzione dell'esonerato Gasperini: il bilancio è positivo, ma a fine stagione non viene comunque confermato. L'annata seguente viene nuovamente ingaggiato dal Cagliari, subentrando dopo 11 gare a Massimo Ficcadenti, ma già a marzo 2012 viene licenziato insieme a tutto il suo staff, soluzione che comporta che la società non sia più tenuta a pagare gli stipendi: Ballardini, dopo 5 anni di contestazioni con il giudice del lavoro per valutarne la legittimità, riesce a far considerare illegittimo il licenziamento ed ottenere il risarcimento.
Richiamato al Genoa a gennaio 2013, dopo un percorso travagliato, conquista la salvezza; il seguente gennaio, però, passa al Bologna. Segue un altro anno a Palermo e di nuovo al Genoa, subentrando questa volta all'esonerato Ivan Jurić; ad ottobre viene esonerato, nonostante abbia guidato la squadra a tre punti dalla zona Champions.
Dopo due anni di stop, il 21 dicembre 2020, Ballardini inizia la sua quarta avventura sulla panchina del Genoa, subentrando a Rolando Maran; dopo aver guidato la squadra alla salvezza, terminando il campionato all'undicesimo posto con 42 punti, frutto di 9 vittorie, 8 pareggi e 8 sconfitte, viene confermato per la stagione successiva. Ma il 6 novembre 2021, dopo un inizio di stagione difficile, viene esonerato.
Alcune curiosità su Davide Ballardini
L'ex tecnico del Genoa è originario di Ravenna; ha sempre avuto il calcio nel cuore ed in passato, prima di diventare allenatore, ha giocato nel ruolo di centrocampista nelle giovanili del Cesena, allora allenate da Arrigo Sacchi, che sarà il suo modello di ispirazione nella sua carriera da tecnico, e poi nel Monza.
Lontano dai riflettori, della vita privata di Ballardini si sa poco: è sposato con la svedese Anna Rydberg e ha tre figli, Elia, calciatore del Forlì, Erik Amedeo, militante nell'Athletic Carpi, e Leo.
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