Scarpa d'Oro, record in serie A e capocannoniere: è stato l'anno magico di Immobile. Ma c'è il rimpianto scudetto...
Sguardo fiero, la scritta "The King" e l'inseparabile casacca biancazzurra della Lazio: così Ciro Immobile ha celebrato sui social la grande stagione a livello personale che si è appena conclusa.
Ed è stato anche il momento dei ringraziamenti, da chi gli sta vicino tutti i giorni ai tifosi:
"Ho amato questo sport fin da bambino ed eÌ€ stato proprio l'amore e la passione per il calcio che mi hanno portato ad osare e credere sempre fortemente ogni volta di piuÌ€ nei miei sogni. Spingere la cosiddetta asticella sempre piuÌ€ alto non eÌ€ stato semplice. Ringrazio mia moglie che mi ha tenuto per mano e supportato e sopportato nei giorni piuÌ€ difficili, i miei figli che mi hanno fatto sorridere anche quando le cose non andavano bene. Ringrazio i miei genitori e mio fratello percheÌ mi hanno insegnato il sacrifico e l'umiltaÌ€ regole che valgono prima nella vita e poi nello sport. Grazie a tutta la dirigenza al mio mister e al suo meraviglioso staff a tutte le persone che lavorano intorno a noi che mi hanno fatto sentire speciale dal primo giorno che ho messo piede a Formello. Ma soprattutto un grazie enorme va a voi amici siete davvero i compagni di squadra migliori che potessi avere e grazie ad ognuno di voi tutto questo eÌ€ stato possibile vi voglio bene. Non ultimi i tifosi grazie per l'affetto che avete dimostrato dal primo giorno che sono arrivato mi avete accolto come figlio della vostra cittaÌ€ e mi avete spinto a dare il massimo per questi colori. EÌ€ passato un altro anno molto piuÌ€ difficile ma non per noi ma per tutte le persone che hanno lottato per noi e per i nostri bimbi e nei periodi difficili grazie al loro lavoro ci hanno fatto guardare avanti con fiducia. Grazie per tutti i messaggi che ho ricevuto dai miei compagni di nazionale e da tutti i tifosi che amano questo sport".
Ed è facile immaginare perché l'anno di Immobile sia stato davvero così unico.
Scarpa d'Oro, record e capocannoniere
Trentasei gol in una sola stagione: ce l'aveva già fatta Gonzalo Higuain nel 2015/2016, ma non per questo l'impresa dell'attaccante della Lazio vale di meno.
Ha segnato nella stessa porta del Pipita, entrambi sono riusciti a superare Nordahl. Certo, Immobile ha potuto contare su ben 14 rigori, ma ciò che conta, alla fine, è quante volte il pallone finisce in fondo alla rete.
E così re Ciro ha battuto anche Cristiano Ronaldo, che per un momento sembrava in netta rimonta: l'allungo finale è arrivato tra lo scontro diretto contro la Juventus e la tripletta di Verona contro l'Hellas, mentre il portoghese si è fermato a quota 31, un numero comunque incredibile.
Ce l'ha fatta per la terza volta in carriera, anche questo è un record: ci era già riuscito nel 2013-14 con la maglia del Torino e nel 2017-18, sempre con la Lazio. E, come se non bastasse, Immobile si è portato a casa anche la Scarpa d'Oro, il titolo che viene consegnato a chi segna di più nei maggiori campionati europei. Ha superato Robert Lewandowski e proprio CR7, si è issato non solo sul trono d'Italia ma su quello d'Europa. E' il terzo italiano a riuscirci, dopo le imprese firmate Luca Toni (2005-2006) e Francesco Totti (2006-07).
Il grande rimpianto, però, è uno solo: lo scudetto.
Perché la Lazio ci aveva creduto per davvero, poi dopo il lockdown è tornata in campo la brutta copia della squadra ammirata fino a marzo. Ci riproverà l'anno prossimo, con un Immobile ancora più motivato. Perché oltre a provare a superare nuovamente se stesso, sarà la stagione che porterà all'Europeo. E Ciro lo vuole vivere da assoluto protagonista.
Emanuele Pastorella
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