Barák, dopo aver affrontato bullismo e sofferenze fisiche, è riuscito a realizzare il suo sogno di diventare un calciatore
AntonÃn Barák, calciatore ceco, militante nell'Hellas Verona e nella Nazionale ceca. Classe 1994, Barák è trequartista, di piede mancino, ma all'occorrenza può essere impiegato anche come seconda punta o centrocampista. Rapido, veloce e potente, è dotato di buone caratteristiche tecniche e fisiche, a sui si sommano abilità nel palleggio, nel dribbling e nei contrasti; è inoltre efficace nelle marcature a uomo, nel recupero palla e nel gioco aereo, in cui è agevolato dalla sua fisicità (è alto 190 cm).
La carriera calcistica di Barák
Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Dukla PÅ™Ãbram, Barák esordisce in prima squadra nel 2013, a 18 anni; dopo aver passato l'annata 2014-2015 in seconda serie, giocando in prestito nelle file del Graffin Vlašim, il 30 dicembre 2015 si trasferisce allo Slavia Praga. La stagione seguente, vince il suo primo trofeo, il campionato, collezionando in tutta l'annata 2016-2017 4 reti in 25 incontri giocati.
Nel febbraio 2017, Barák viene ceduto a titolo definitivo all'Udinese, che lo lascia in prestito allo Slavia sino al termine della stagione: l'esordio in Serie A con la maglia bianconera risale alla stagione 2017-2018. Il primo anno in Italia è da record: Barák segna totalizza 50 presenze, andando in rete per ben 7 volte, suo record personale; il secondo, invece, è da incubo, a causa lombalgia cronica che lo tiene fuori dai campi per sei mesi; il terzo lo passa più che altro in panchina, trovando poco spazio per scelte tecniche e collezionando solo 8 presenze in campionato.
Nel gennaio 2020, Barak viene ceduto in prestito al Lecce, ma, a seguito della retrocessione dei salentini, a settembre passa nuovamente in prestito al Verona, con obbligo di riscatto: un affare complessivo da 11 milioni di euro, che lo rende l'acquisto più oneroso della storia della società gialloblu. Anche con gli scaligeri offre un buon rendimento, eguagliando il proprio record personale del 2017-2018, segnando 7 goal in campionato, anche in sfide contro top club della massima serie italiana.
Alcune curiosità sulla vita privata di Barák
Amante dello sport in generale, oltre al calcio Barák è appassionato di basket, tennis e surf.
Il suo successo col pallone è una vera e propria rivincita dopo le tante sofferenze che ha sopportato nella sua vita: un corpo che tardava a svilupparsi, la sindrome da affaticamento cronico contro cui ha lottato dai 17 anni di età, ed una malformazione congenita alla spina dorsale, che si è assestata con 9 mesi di riposo ed esercizi specialistici.
Il primo allenatore di Barák, quando era nelle giovanili del Dukla Pribram, era suo padre: gli allenamenti per lui non smettevano neppure nel cottage di famiglia, eppure negli spogliatoi era bullizzato, accusato di godere di un trattamento privilegiato.
Innamorato dell'Italia e del calore del popolo italiano, Barák è padre del piccolo Tonik e, a luglio 2021, dopo gli Europei, ha sposato la sua amata Nikola Muzikova, delegata UEFA per la Repubblica Ceca e addetta al social media marketing di una squadra di calcio femminile.
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