Da quest'anno i 3 iniziano ad avere spazio: il futuro alla Casa Blanca è loro?
Dallo scorso anno hanno iniziato a fare notizia i due talentissimi del Barcellona, Pedri e Gavi, giovanissimi e sicuramente con uno splendido futuro davanti a loro calcisticamente parlando. Ma vedendo ora in casa degli acerrimi rivali del Real Madrid, siamo sicuri che loro siano messi molto peggio?
Il centrocampo del Real Madrid, senza sé e senza ma, è stato il più dominante degli ultimi 10 anni, con Casemiro-Modric-Kroos che hanno formato un trio meraviglioso per qualità e quantità, garantendo al Real sempre un predominio territoriale non indifferente e soprattutto una grandissima gestione del pallone durante il possesso. Gli anni passano e le cose cambiano: Casemiro quest'estate ha lasciato, andando a Manchester sponda United per "cercare nuovi stimoli" come da lui stesso dichiarato, e se Modric continua ad incantare col pallone tra i piedi non si può dire lo stesso di Kroos che sembra essere ormai entrato nella fase calante della sua carriera. Ed è così che di fronte a questi problemi il grande saggio Carletto Ancelotti ha iniziato a buttare nella mischia, sempre con cautela, due giovani francesi e un uruguagio, che sì hanno qualche anno in più dei loro colleghi blaugrana, ma neanche troppo visto che in 3 non arrivano a 70 anni.
Aurelien TchouamenÃ: 100 milioni ben spesi?
Partiamo dall'ultimo arrivato, tale Aurelien TchouamenÃ, proveniente dal Monaco con cui aveva disputato una stagione da assoluto protagonista. I Blancos tramite una trattativa iniziata già a gennaio scorso se lo sono voluti accaparrare ad ogni costo. Prezzo elevato? Può essere visto che Florentino Perez ha sborsato 80M + 20 di bonus per il giovane mediano francese, che comunque rimaneva sempre una "scommessa". Fatto sta che, dopo la decisione di Casemiro, Ancelotti ha deciso di affidargli le chiavi del centrocampo e si può dire che lui non ha tradito la fiducia del tecnico italiano, sfornando ottime prestazioni e addirittura 2 assist in 5 gare, che per un mediano sono numeri niente male. Il ragazzo sembra molto volenteroso e nonostante i pochi mesi in Spagna parla già la lingua dimostrando comunque una volontà niente male. Lo schermo davanti alla difesa ora è lui, dovrà però rimanere su questi livelli perché si sa, quello del Santiago Bernabeu è un pubblico dal palato fine.
Eduardo Camavinga: troppo acerbo o con la calma di un veterano?
Passiamo al secondo, anche lui francese, tale Eduardo Camavinga. Il ragazzo proveniente dal Rennes è alla sua seconda stagione nella capitale di Spagna e sicuramente tra i 3 è quello che sta trovando meno spazio, non per qualità ma perché davanti ha un mostro sacro come Luka Modric che anche a 37 anni rimane difficile da togliere dal rettangolo di gioco. Il giovane francese ha comunque dimostrato nelle sue apparizioni, che sono comunque già più di 30, una personalità fuori dal comune e una qualità sopraffina nel trattare il pallone con entrambi i piedi. Forza e dinamismo sono alla base del suo gioco, con un tiro da fuori che è tutt'altro da buttare. Occhio a questo ragazzo, che nei prossimi anni ha tutto per prendersi il grande palcoscenico.
Federico Valverde: da pajarito a halcón
Chiudiamo forse col più "pronto" di tutti, Federico Valverde. El Pajarito (l'uccellino), soprannome datogli in Uruguay è ormai cresciuto ed è stato ormai rinominato a tutti gli effetti El Halcón (il falco) dalla platea madridista. Alto, forte fisicamente e dotato di un tiro di rara potenza, il Charrua è sicuramente, anche grazie all'età maggiore rispetto agli altri due, il giocatore su cui Ancelotti fa più affidamento in questo momento. Duttilità e garra alla base del suo gioco, col tecnico italiano che spesso lo fa giocare anche esterno alto d'attacco col compito di fare la spola tra quella posizione e l'interno destra. Il sudamericano sta offrendo prestazioni sontuose da un anno a questa parte e nonostante sia forse il meno appariscente dei 3, è sicuramente quello che ha fatto le cose "più pesanti" al momento per il Real, come l'assist a Vinicius nella finale dell'ultima Champions League. Ha iniziato questa stagione su livelli altissimi, con un goal pazzesco segnato contro il Maiorca dopo un coast-to-coast di 60 metri, infilando la palla con un sinistro terrificante nell'angolo di sinistra. Il classico giocatore box-to-box come direbbero oltremanica, che probabilmente un giorno con questa maglia diventerà anche capitano.
Il tempo passa e le generazioni si devono rinnovare, perché prima o poi i cicli, vincenti o perdenti che siano, si devono chiudere. Ma sicuramente il centrocampo del Real verrà messo in buone mani.
Alessio Russo
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