Azzurri che dopo due giornate sono in testa al campionato: davvero la squadra si è indebolita?
Sono passate solamente due partite dall'inizio della stagione, ma il Napoli ha già dimostrato di essere capace di rispondere alle varie critiche mosse dai giornalisti e da tutti gli addetti ai lavori riguardo un calciomercato dove sembrava che la squadra avesse già abdicato alla lotta per le prime posizioni della Serie A.
Le partite contro Hellas alla prima e Monza ieri hanno fatto vedere una squadra ottimamente disposta in campo, in grado di gestire al meglio il possesso e il ritmo della partita e con un attacco che è riuscito a mettere a segno addirittura 9 reti in 180 minuti. Nell’ultima gara poi, a differenza di quella d'esordio, il gruppo azzurro si è dimostrato anche più solido in difesa, riuscendo a chiudere col cleen sheet dopo le due reti subite a Verona.
I nuovi arrivi e la loro posizione in squadra
Gli arrivi di Kvaratskhelia, già leader e trascinatore della squadra con 3 reti e un assist messi a referto in due partite, Kim in difesa, anche lui a segno nella gara di ieri, e il ritorno di Lobotka, out a lungo la scorsa stagione per infortunio, hanno dimostrato che tutto sommato la società nonostante le cessioni eccellenti dei vari Insigne, Koulibaly e Mertens si è mossa bene, considerando che ci saranno da inserire a breve anche i nuovissimi arrivati Ndombele e Raspadori, che inizieranno ad essere disponibili dalla prossima gara.
Facendo una considerazione più dettagliata: il Napoli negli ultimi 5 anni della rosa ha cambiato relativamente poco, mantenendo pressoché sempre lo stesso modulo di gioco nonostante i 3 allenatori cambiati (Gattuso, Ancelotti e Spalletti) e le stesse colonne portanti della squadra, con Koulibaly e Insigne che erano le vere bandiere di questa squadra. Negli ultimi 5 anni, però, gli azzurri, cosa hanno vinto effettivamente?
ADL e le critiche dei tifosi: chi avrà ragione?
É comprensibile la rabbia dei tifosi nei confronti di ADL, che non sempre si è comportato da "vero presidente", però dopo queste prime due giornate delle domande bisogna iniziare a porsele. Perdere Koulibaly andato in Premier al Chelsea, guadagnando 40 milioni che il prossimo anno non sarebbero mai arrivati visto la scadenza del contratto, Insigne, giocatore deludente la scorsa stagione e che ormai aveva sempre le solite giocate nel repertorio, e Mertens, che era diventato un giocatore da far subentrare dalla panchina, è stata davvero una perdita?
I vari rinforzi arrivati in questa sessione estiva hanno dimostrato in queste prime due gare di essere quanto meno all'altezza dei vari nomi sopracitati. Ovviamente la stagione sarà lunga e le somme andranno tirate alla fine, però il Napoli di queste prime due giornate non può non essere considerato quantomeno come una squadra che può lottare per un posto in Champions League.
Alessio Russo
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