Un campione del Mondo a Brescia

Fabio Grosso è il nuovo allenatore delle Rondinelle: a lui la missione salvezza. Ripartirà da Balo e Tonali

Un campione del Mondo a Brescia: Fabio Grosso è il nuovo allenatore delle Rondinelle, avrà il compito di cercare di centrare la salvezza.

Una soddisfazione per l’ex giocatore, che per la prima volta potrà misurarsi con la serie A da allenatore. Le prime esperienze in panchina, per il momento, non sono state brillantissime: un solo trofeo portato a casa da tecnico della Primavera della Juventus, un play off conquistato con il Bari, un esonero a Verona sponda Hellas.

Mai nella massima serie, tant’è che sabato contro il Torino farà il suo esordio in A. Una sfida molto particolare per Grosso, che ha un passato a forti tinte bianconere.

“Non è un derby” - Ha voluto subito mettere in chiaro le cose.

“Non vedo come un derby la sfida di sabato contro il Toro" ha detto Fabio Grosso appena si è insediato sulla panchina del Brescia, sostituendo l’esonerato Eugenio Corini. Eppure, la sua carriera direbbe altro: tre anni alla Juventus, dal 2009 al 2012, e altre quattro stagioni alla guida della Primavera bianconera.

Da giocatore non ha mai disputato una stracittadina della Mole, all’epoca infatti granata erano in serie B, mentre da allenatore ha battuto per ben sei volte i torelli (otto le sfide, completano il bilancio un pareggio e una sconfitta. “Sarà importante perché rappresenterà il mio esordio sulla panchina del Brescia, in serie A e al Rigamonti – ha aggiunto il campione del mondo del 2006 – e l’unico obiettivo deve essere la salvezza: va bene anche all’ultimo secondo dell’ultima giornata di campionato”.

Ripartirà da Balotelli e da Tonali, i pezzi pregiati di questo Brescia: “Mario ha un potenziale enorme, il suo difetto è la mancanza di continuità ma cercheremo di sfruttarlo al meglio – la risposta di Grosso – e anche il centrocampista non ha ancora fatto vedere tutte le qualità che ha”. E’ la prima volta che subentra a stagione in corso: “Ma questa era un’opportunità da cogliere al volo: spero di trasmettere subito la mia passione, abbiamo tutte le caratteristiche per fare bene”.

Il Toro è avvisato, al Rigamonti troverà un ambiente infuocato: “In passato, in questo stadio, ci ho spesso lasciato le penne: sono contento, adesso, di averlo dalla mia parte”.


 

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Emanuele Pastorella
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