Dalla fiducia di Neymar alle scelte di Tite, passando per una difesa solida
Siamo solo ai quarti di finale ma il messaggio che ha lanciato il Brasile in questo avvio di Mondiale è forte e chiaro. Dopo ben 20 anni dall'ultima volta, nel Mondiale di Corea, il Brasile vuole tornare sul tetto del Mondo dopo diverse edizioni in cui sono arrivati solamente fallimenti e, vedendo come sta giocando il gruppo di Tite, al momento sembra essere davvero la squadra da battere.
Neymar, che aveva postato un video prima dell'inizio della competizione ironizzando sul fatto che mancasse una stella vicino allo stemma, è tornat in campo ieri dopo l'infortunio e ha trascinato i suoi, insieme ad un Vinicius Jr. extralusso che sembra integrarsi alla perfezione nonostante le tante voci che dichiaravano incompatibili il giocatore del Real e l'asso del PSG. Accentrando però la posizione di O'Ney e lasciando la corsia a Vini sembra che Tite sia riuscito a trovare l'amalgama giusta, magari anche ai consigli del "nostro" Carlo Ancelotti, che ha dichiarato di aver ricevuto una telefonata da Tite nella quale gli chiedeva come utilizzasse proprio l'esterno.
I loro volti sicuramente sono sulla copertina della squadra, però anche il resto del gruppo non è da sottovalutare.
Richarlison: la fiducia sta ripagando
Tantissimi i rumori al momento delle convocazioni del Brasile, con il CT che aveva lasciato fuori Firmino per fare spazio a Richarlison, non troppo in palla in questo avvio con il Tottenham di Conte. Il centravanti però sta spegnendo tutte le critiche a suon di goal, avendo già siglato 3 reti nelle 3 gare disputate (in una non è sceso in campo). Il rapporto con l'allenatore si è visto anche dopo la rete di ieri, in cui hanno ballato insieme fuori dal campo. Gruppo solido, che davvero fa paura a tutti.
Una difesa registrata e l'esperienza di Dani Alves
Dopo diversi anni anche la difesa Verdeoro sembra essere finalmente giunta ad un'amalgama precisa, con Alisson che tra i pali rimane sempre una sicurezza e con la coppia Thiago Silva-Marquinhos che ancora non ha compiuto sbavature. Il quartetto è normalmente composto da Danilo e Alex Sandro, i due laterali della Juve, però si sono visti subentrare anche Eder Militao e Dani Alves. Chiosa finale proprio su quest'ultimo, che a 39 anni ancora si sta dimostrando essere al 100% focalizzato sul campo, un qualcosa di non scontato. A carriera quasi finita al calciatore ne suo palmares manca solamente il Mondiale: che sia la volta buona prima di annunciare il ritiro?
Alessio Russo
Betscanner