Chi sale e chi scende della terza giornata: sorpresa Liverani, acuto Spal, Sarri se la prende con il caldo. E la perla di Berardi...
Tra sorprese e conferme, la serie A è tornata dopo le due settimane di pausa per le Nazionali. Ecco, dunque, il consueto appuntamento dopo la giornata di campionato che si è appena conclusa, con la rubrica "Chi sale e chi scende".
SQUADRA CHE SALE: Spal. I primi tre punti di stagione arrivano contro un avversario di prestigio: al Mazza, infatti, è caduta la Lazio. Nonostante lo svantaggio, gli uomini di Leonardo Semplici riescono a ribaltare la sfida e a ottenere la prima vittoria in campionato. La corsa verso la salvezza della Spal è ufficialmente ripartita.
ALLENATORE CHE SALE: Fabio Liverani (Lecce). Sembrava la vittima sacrificale di questa serie A, il tonfo casalingo nello scontro diretto contro l'Hellas Verona stava iniziando ad avere il sapore di una prima sentenza. E invece, il suo Lecce sorprende per coraggio e intraprendenza: una lezione di calcio a domicilio al collega Walter Mazzarri, che si presentava da primo della classe. Giocando come a Torino, i salentini possono togliersi grandi soddisfazioni. Anche se per la permanenza nella massima serie la strada è ancora lunga.
SQUADRA CHE SCENDE: Torino. Gli elogi a Liverani sono legittimi, così come le critiche a un Torino apparso troppo brutto per essere vero. La sconfitta interna contro la neopromossa suona come un campanello d'allarme non solo per il risultato, ma per un passato che riaffiora: quando devono fare il salto di qualità, Belotti e compagni falliscono puntualmente. Il tempo per ripartire c'è tutto, ma lo stop inaspettato deve far riflettere.
ALLENATORE CHE SCENDE: Maurizio Sarri (Juventus). I sei punti, risicati contro il Parma e fortunosi contro il Napoli, racimolati nelle prime due partite avevano nascosto alcuni problemi dei bianconeri. A Firenze, però, sono affiorati tutti: il primo stop di stagione coincide con una brutta prestazione. Sarri se la prende con il caldo, un'affermazione da provinciale che non è piaciuta all'ambiente bianconero.
GOL DI GIORNATA: Domenico Berardi (Roma-Sassuolo 4-1). La sua punizione è l'emblema del sogno di ogni calciatore: tutti vorrebbero calciare un piazzato come ha fatto il neroverde all'Olimpico, una traiettoria che "ha tolto le ragnatele", come si dice in gergo. Un gol che è servito a poco ai fini del risultato, ma la perla di Berardi è da vedere e rivedere.
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Emanuele Pastorella
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