Dopo Olimpiadi e Europei arriva la medaglia che mancava: Gimbo entra nella storia del nostro sport
Nella serata di ieri era attesissima la finale del Salto in Alto, dove il nostro Gianmarco Tamberi partiva come uno dei favoriti, insieme al qatariota Barshim, che ricorderete arrivare a pari merito nella finale delle scorse Olimpiadi. Un Tamberi che aveva faticato e non poco in semifinale, riuscendo ad entrare per il rotto della cuffia, però che si era detto carico per conquistare una medaglia nei Mondiali outdoor che ancora mancava al suo palmares.
La gara
In una finale dove ci si aspettava un predominio di Barshim, che fino alla data era stato dominante facendo vedere uno strapotere fisico difficile da eguagliare, Tamberi non parte bene, facendo intravedere anche qualche smorfia di insoddisfazione, mentre il qatariota arriva fino alla misura di 2.36 facendo percorso netto. Arrivati a questa quota però (1cm meno dell'altezza saltata a Tokyo), Tamberi salta al primo tentativo mentre Barshim non riesce a superarla. É dunque medaglia d'oro per Tamberi, seguito dallo statunitense Harrison e appunto da Barshim.
Peculiare poi il festeggiamento, con l'atleta azzurro che prima fa credere a tutti di voler provare a saltare i 2.40, mai riusciti in carriera, prima di lanciarsi sul materasso passando sotto l'asta, e successivamente lanciandosi nella pozza d'acqua dei 3000 siepi. Un personaggio amato da noi e, come si è visto, anche da una buona parte di pubblico presente in Ungheria.
Alessio Russo
Betscanner