Juve nuova padrona, Samp a picco. Semplici si riprende la Spal, Ancelotti stecca ancora
Dopo la settima giornata di campionato, torna il consueto appuntamento con la rubrica "Chi sale e chi scende". Ecco quali sono le note positive e negative dell'ultimo turno, tra allenatori e squadre rivelazioni o delusioni, e con il gol più bello della domenica.
SQUADRA CHE SALE: Juventus. Nella notte più importante della stagione (fino ad ora), esce la Juventus più bella. Cattiva, cinica, spietata, come ha da sempre abituati. E l'Inter è annichilita, forse ancor più del 2-1 maturato a San Siro. I bianconeri si confermano la squadra più forte della serie A: anche se con un altro allenatore, la sensazione è che lo scudetto lo possa perdere soltanto la Juve.
SQUADRA CHE SCENDE: Sampdoria. La crisi continua, anche il neopromosso Hellas Verona batte i blucerchiati. La situazione sta pian piano precipitando, sei sconfitte nelle prime sette giornate sono un dato più che preoccupante: il patron Massimo Ferrero ha scelto di sollevare dall'incarico Eusebio Di Francesco, al suo successore il compito di rialzare al più presto una Sampdoria irriconoscibile.
ALLENATORE CHE SALE: Leonardo Semplici (Spal). Cominciava a traballare, cinque tonfi nelle prime sei erano troppi. Sabato, invece, ecco la reazione rabbiosa dei suoi ragazzi: l'1-0 contro il Parma è risicato, ma fondamentale per rilanciarsi in classifica. E l'esultanza al termine della sfida, con tutti i giocatori a prendere amichevolmente a schiaffi il loro allenatore, la dice lunga: Petagna e compagni sono dalla parte di Semplici.
ALLENATORE CHE SCENDE: Carlo Ancelotti (Napoli). Dopo sette giornate di campionato, la pratica scudetto è già maledettamente in salita. Sei i punti di ritardo dalla Juventus, con la quale tra l'altro è stato perso lo scontro diretto, e un attacco che non segna più: tra Genk e Torino, zero gol realizzati. Ancelotti ne sta steccando un po' troppe, e il Napoli non offre nemmeno più un gioco divertente. L'impresa contro il Liverpool inizia ad essere un ricordo troppo lontano.
GOL DI GIORNATA: Gonzalo Higuain (Inter-Juventus 1-2). Il gol in sé, specialmente per uno come il Pipita, è perfino troppo semplice: di fronte ad Handanovic, il diagonale di destro è un gioco da ragazzi per l'argentino. Ma ciò che impressiona nella rete che vale il primato dei ragazzi di Maurizio Sarri è l'azione che porta Higuain a trafiggere il portiere sloveno. Una ragnatela di 24 passaggi, quasi un torello ai danni dei nerazzurri: ecco la forza della Juventus, che si è ripresa la testa della classifica in solitaria.
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Emanuele Pastorella
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