Serse "il Grande" ritorna in sella alla conquista della laguna
Scomodando il grande imperatore di Persia, Serse I, introduciamo il ritorno su una panchina italiana dell'allenatore Serse Cosmi, dopo l'ultima infelice esperienza in quel di Ascoli. Perché ha un po' di peculiarità del suo meno recente omonimo. La tenacia, la convinzione e la grinta sono il suo marchio di fabbrica.
Ora, a 11 partite dal termine del campionato cadetto, subentra a Walter Zenga, il cui esonero, dopo 4 sconfitte nelle ultime 5 giornate, era pressocchè annunciato.
Il buon Serse lo ricordiamo soprattutto per il suo modo di essere, quel suo modo di spronare i propri giocatori promettendo loro "percosse" in separata sede, in barba alle diverse telecamere a bordo campo pronte ad inquadrarlo. Perché in fin dei conti è un allenatore "spettacolare", difficile da contenere in preda all'agonismo durante i match della propria squadra.
Tanto visibile da essere stato motivo di scherno per il comico Crozza, che nei suoi primi passi di carriera annovera l'esilarante imitazione dell'allenatore umbro in Mai dire gol.
Inconfondibile con il suo cappellino con visiera e la sua statura, pronto ad imprecare contro chiunque calpestasse il campo di gioco. Pochi sanno però che ha un passato da attore (ha preso parte al film Il maestro di lingue, interpretando il ruolo di un detenuto) e doppiatore (ha prestato la voce al personaggio Don Hall, anch'egli indossa un cappellino con visiera, nella versione italiana del cartone animato I Robinson - Una famiglia spaziale del 2007).
Inizia quindi, nel 1987, la carriera di allenatore. Dopo le giovanili dell'Ellera di Corciano nel triennio 1987-1990, la sua prima esperienza sulla panchina di una prima squadra lo vide guidare i dilettanti della Pontevecchio di Ponte San Giovanni, nel 1990, portando la squadra del suo paese, in cinque campionati, dalla Prima Categoria all'Interregionale.
Con i ponteggiani permane per tre stagioni nei cadetti, chiudendo con uno storico terzo posto. In seguito Cosmi allena l'Arezzo. In cinque stagioni conduce la squadra amaranto dalla Serie D alla Serie C1: al suo primo anno vince il campionato dilettantistico, al terzo vince i play-off di Serie C2 e al quinto e ultimo anno porta la squadra alla disputa dei play-off di C1 per la Serie B, dove sarà eliminato alla prima fase dall'Ancona, alla fine vincitore degli spareggi, dopo aver pareggiato 1-1 all'andata ad Arezzo e perso 2-1 al ritorno ad Ancona. Per i suoi risultati sulla panchina dei toscani, nel 1998 vince il "Seminatore d'argento" e nel 2000 la Panchina d'argento.
Ingaggiato dal Perugia di Luciano Gaucci, nel 2000 esordisce in Serie A con la squadra della propria città, con un ingaggio di 150 milioni di lire. In quattro campionati sulla panchina dei Grifoni la squadra conquista la Coppa Intertoto e si qualifica per la Coppa UEFA; il periodo in biancorosso termina con la retrocessione in Serie B nel 2004, dopo lo spareggio salvezza/promozione contro la Fiorentina. Come modulo ha utilizzato un 3-5-2: l'idea della difesa formata da tre uomini, fu studiata dopo una conversazione con Marco Materazzi, un componente della linea difensiva.
Nel campionato 2004-2005 Cosmi viene ingaggiato dal Genoa. L'esordio sulla panchina avviene in Modena-Genoa (1-1). Ottiene la promozione diretta in Serie A, grazie al primo posto in classifica nel campionato di Serie B.
La promozione verrà trasformata in retrocessione in Serie C1, in seguito ai problemi giudiziari nei quali rimane coinvolta la società di Enrico Preziosi. Durante la sua permanenza al Genoa vince il premio "La Torretta d'Oro" come "miglior allenatore emergente italiano". Dopo aver allenato il Genoa si è più volte dichiarato tifoso genoano.
Nell'estate 2005 lascia il Genoa e firma un contratto con l'Udinese, che porta alla prima partecipazione alla Champions League 2005-2006 della sua storia dopo la vittoria nel terzo turno preliminare contro i portoghesi dello Sporting Lisbona. Nel turno successivo i bianconeri verranno eliminati dagli spagnoli del Barcellona e dai tedeschi del Werder Brema. Il 10 febbraio 2006 viene esonerato in seguito alla sconfitta interna contro la Reggina.
Dopo Brescia, Livorno, Palermo, Lecce, Siena, Pescara e Trapani dove con un girone di ritorno ottiene 44 punti, riesce a portare la squadra all'inaspettato e assoluto terzo posto in classifica e di conseguenza fino agli storici play-off, grazie anche a 18 risultati utili consecutivi (16 vittorie e 2 pareggi). Superato lo Spezia in semifinale, perde in finale la gara di andata per 2-0 contro il Pescara; al ritorno in casa non va oltre l'1-1, mancando così quella che sarebbe stata una storica promozione in Serie A per la squadra trapanese. Famose le sue lacrime al termine dello spareggio. In quell'occasione, fu il tecnico rivale Oddo a consolarlo, in una delle scene più belle che il calcio italiano. In virtù dei risultati raggiunti, nel giugno 2016 il sindaco di Trapani Vito Damiano propone la cittadinanza onoraria per Cosmi e il direttore sportivo Daniele Faggiano.
Il 6 dicembre 2017, risolto il contratto che lo legava al Trapani ancora per sei mesi, subentra a Fulvio Fiorin sulla panchina dell'Ascoli, ultimo in Serie B con 10 punti, con un contratto fino al 30 giugno 2018 con rinnovo automatico per un anno in caso di salvezza; qui il suo vice è Fabio Bazzani, suo giocatore ai tempi dell'Arezzo, del Perugia e del Brescia. Con 46 punti finali, di cui 32 conquistati nelle 25 partite sotto la sua gestione (media di 1,28 con 8 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte, con 25 gol fatti e 32 subiti), porta l'Ascoli dall'ultimo posto al 18°, accedendo ai play-out proprio contro l'Entella (19° con 44 punti), sulla quale Cosmi è riuscito a recuperare 12 punti. Con due 0-0 tra andata e ritorno riesce a salvare i bianconeri dalla Lega Pro.
"Mancano undici partite alla fine del campionato, solo un incosciente può pensare di arrivare e stravolgere tutto, anche perché manca l'elemento essenziale, il tempo". Così il buon Serse ha esordito nella conferenza stampa, con al suo fianco il suo fido Fabio Bazzani, che conosce bene l'ambiente per i suoi trascorsi da giocatore. Gli aspetta una situazione più semplice rispetto a quella raccolta ad Ascoli visto che al momento il Venezia occupa l'ultimo posto utile per la permanenza in Serie B a pari merito con il Foggia.
Cosmi torna in sella, pronto a "spaccara la capa" a qualcuno
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