Sarri, Ancelotti, Conte: chi sarà il pretendente di successo?
Un unico obbligo, ma per tre allenatori diversi. "Vincere non è importante, ma è l'unica cosa che conta" è da sempre il motto della Juventus, ma pure per Napoli e Inter sta iniziando ad essere dovere. Gli anni senza trofei cominciano ad essere troppi, i partenopei sono fermi alla doppietta coppa Italia-Supercoppa Italia del 2014 mentre i nerazzurri sono all'asciutto da addirittura da otto stagioni. Maurizio Sarri, Carlo Ancelotti, Antonio Conte: in tre hanno l'obbligo di vincere. Ma uno soltanto ce la farà.
Eredità pesante - Parte da primo in classifica, da otto anni i bianconeri continuano a trionfare in serie A. La striscia è iniziata proprio con l'attuale tecnico interista, è proseguita con Massimiliano Allegri, ora tocca a Maurizio Sarri. Il "traditore", come viene chiamato dai tifosi azzurri: non è ancora andato giù alla piazza partenopea il suo trasloco torinese. E, a dire il vero, nemmeno all'ombra della Mole gode di stima incondizionata. Si presenta con il primo trofeo vinto in carriera (l'Europa League, che si è aggiunta a un campionato d'Eccellenza e a una coppa Italia di serie D), ma sarà sotto la lente d'ingrandimento di tutti: chi allena la Juve non può non partire con l'obiettivo di vincere. E, nemmeno troppo sullo sfondo, c'è pure la Champions League, ossessione bianconera dal 1997. Di certo non una missione semplice.
Obiettivo riscatto - Ancelotti ha fallito al primo anno, uscendo di scena troppo presto dalla corsa scudetto, oltre all'eliminazione ai gironi di Champions e ai quarti di finale in Europa League contro l'Arsenal. E anche la nuova stagione non è partita sotto una buona stella: la prima amichevole estiva a Dimaro contro il Benevento si è conclusa con la vittoria del suo ex giocatore Pippo Inzaghi, oggi tecnico dei giallorossi. Sul mercato, poi, il sogno James Rodriguez sembra destinato a rimanere tale, con il patron De Laurentiis che gli ha portato Eljif Elmas. Per Re Carlo dovrà essere l'anno del riscatto, a Napoli aspettano da troppo tempo di tornare a vincere qualcosa: al tifo partenopeo, infatti, non bastano più i complimenti per il bel calcio espresso.
Ricostruzione nerazzurra - La Juventus che ereditò da Gigi Delneri era molto peggio di quest'Inter, ora se non altro Antonio Conte può ripartire dalla Champions League. Ma i nerazzurri sono all'asciutto di trofei da quando è iniziata l'egemonia bianconera proprio con il tecnico salentino. Toccherà a lui far ripartire l'Inter, la sua mano si sta iniziando a vedere sul mercato: con Mauro Icardi la frattura è ormai insanabile, l'argentino è a tutti gli effetti fuori rosa. Punterà su Lautaro Martinez, poi attende il gran colpo in attacco: Edin Dzeko e Romelu Lukaku i big per Conte.
Lo scudetto resta un sogno, ma l'ex ct azzurro ha spesso centrato imprese che sembravano impossibili.
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Emanuele Pastorella
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