Colpo ad effetto della dirigenza giallorossa: il portoghese si presenta subito con un "Daje Roma". E punta forte su Isco e Belotti per il suo 4-2-3-1
E’ stato come un fulmine a ciel sereno, ma di quelli positivi. José Mourinho alla Roma ha stupito tutti: nessun giornalista aveva previsto lo sbarco del portoghese nella Capitale, nessun addetto ai lavori aveva percepito che qualcosa si stava muovendo tra il club giallorosso e l’eroe del triplete dell’Inter nel 2010. Ancora la mattina dell’ufficialità dell’operazione, il 4 maggio scorso, i giornali prevedevano Maurizio Sarri come sostituto di Paulo Fonseca, invece in poche ore è cambiato tutto. “L’AS Roma è lieta di annunciare che José Mourinho sarà il nuovo Responsabile Tecnico della Prima Squadra a partire dalla stagione 2021-22” il comunicato della società che ha ribaltato il mondo del calcio. E adesso ci sarà da divertirsi.
“Daje Roma” come “Non sono un pirla”
Dopo gli altalenanti risultati del recente passato, la Roma è pronta a puntare con decisione verso i primissimi posti della classifica. E non potrebbe essere diversamente, anche perché lo Special One non è certamente tornato in Italia e in serie A per recitare il ruolo di comparsa. “Ringrazio la famiglia Friedkin per avermi scelto a guidare questo grande Club e per avermi reso parte della loro visione”, ha dichiarato Mourinho. “Dopo essermi confrontato con la proprietà e con Tiago Pinto ho capito immediatamente quanto sia alta l’ambizione di questa Società. Questa aspirazione e questa spinta sono le stesse che mi motivano da sempre e insieme vogliamo costruire un percorso vincente negli anni a venire. L’incredibile passione dei tifosi della Roma mi ha convinto ad accettare l’incarico e non vedo l’ora di iniziare la prossima stagione. Allo stesso tempo, auguro a Paulo Fonseca le migliori fortune e chiedo ai media di comprendere che rilascerò dichiarazioni solo a tempo debito. Daje Roma!”. Così Mourinho si è subito tuffato nel mondo giallorosso, con quel “Daje Roma” che suona tanto come il “Non sono un pirla” dichiarato alla prima conferenza stampa ai tempi dell’Inter.
La nuova Roma
Mou ripartirà dal 4-2-3-1, il suo marchio di fabbrica, ed è pronto a una mini-rivoluzione a Trigoria. A partire dai portieri: Mirante andrà in scadenza e Pau Lopez sarà costretto a uno stop di almeno tre mesi, così il nuovo tecnico cerca un estremo difensore titolare. Si parla insistentemente di Musso, le alternative portano a Gollini, Cragno e Meret. I sogni di Mourinho, che sono anche i nomi che più stuzzicano la tifoseria, sono per il reparto avanzato: Isco del Real Madrid è più di un’idea, Belotti è il profilo italiano che intriga maggiormente l’allenatore e la proprietà americana. E poi sono in programma dei ritorni, come quelli di Under e Kluivert, i quali sono in odore di terminare le rispettive esperienze a Leicester e Lipsia. In cima alla lista di Mou, poi, c’è il fedelissimo Mata, che andrà in scadenza con il Manchester United e potrebbe sbarcare nella Capitale a parametro zero.
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Emanuele Pastorella
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