Dominano le milanesi, crollano le torinesi: ecco il 2020 della serie A, tra sorprese e delusioni
E’ stato l’anno del Milan, c’è poco da discutere: 79 punti in 35 partite, 79 gol fatti e 38 subiti, appena due sconfitte, questi i numeri del 2020 che per i rossoneri sarà da ricordare. Non sono arrivati trofei, è stata centrata la qualificazione in Europa League e non in Champions, ma comunque Stefano Pioli ha messo le basi per un futuro che sembra finalmente tornato vincente. La svolta è stata trovata in Zlatan Ibrahimovic, che ha riabbracciato Milano dopo otto anni e ha dimostrato di essere tutt’altro che finito. Il Milan ha fatto da padrone questo 2020, ma ci sono tante altre sorprese e, come sempre, diverse delusioni.
Dea sul podio
Dominano le milanesi, con l’Inter che insegue i cugini a quota 73, anche se l’Atalanta ha saputo confermarsi: terzo posto per la Dea, 69 i punti conquistati con una partita in meno rispetto alla concorrenza. Il giocattolo di Gian Piero Gasperini continua a stupire, oltre a un campionato da protagonista è riuscito anche a sfiorare la semifinale di Champions League, sfuggita nei minuti di recupero contro una corazzata come il Paris Saint Germain. La nuova stagione è ricominciata un po’ in sordina, le cause vanno ricercate nello strappo quasi irreparabile tra il tecnico e il Papu Gomez: i rapporti sono tesissimi, il calciatore sta cercando una piazza dove ripartire. Intanto, però, l’Atalanta si è confermata tra le grandi della serie A.
Juve in calo
La Juventus si lascia alle spalle un 2020 più nero che bianco. Tante sono le ferite che restano aperte: la più recente è rappresentata dallo 0-3 di una settimana fa contro la Fiorentina, poi ci sono i dolori dei mesi passati. Da Sarri a Pirlo, dopo diversi anni, la Juve è fuori dal podio nella classifica dell’anno solare con 65 punti conquistati. Tra le delusioni anche una finale persa, quella di Coppa Italia contro il Napoli ai rigori, e la clamorosa eliminazione dalla Champions League contro un modesto Lione. Su entrambe c'è ancora la firma di Maurizio Sarri. Il tecnico toscano, però, oltre ad avere vinto lo scudetto, il nono consecutivo per i bianconeri, per ora vanta una media punti superiore ad Andrea Pirlo: 2.18 a 1.84, anche se il Maestro si è tolto le prime vere soddisfazioni da allenatore nelle notti di Champions. Il percorso dei bianconeri in coppa è stato praticamente perfetto, con l’apoteosi raggiunta a Barcellona con il sorpasso ai blaugrana all’ultima curva per il primato nel girone. E così la Juve si è guadagnata il Porto, tra le formazioni più modeste tra quelle arrivate alla fase finale, anche se la dirigenza bianconera ha già messo in guardia la squadra. Il doppio confronto si terrà tra febbraio e marzo, ora la missione è recuperare i punti persi in campionato.
Crollo Toro
Ma la delusione più grande di tutta la serie A è sicuramente il Torino. Partiva con l’eredità di una qualificazione in Europa League, si ritrova in una situazione di classifica ai limiti della criticità con tre allenatori cambiati nel 2020: Mazzarri è saltato a febbraio, Longo ha salvato la squadra ma non è stato confermato, Giampaolo viaggia con la terza peggior media punti nei 15 anni di Urbano Cairo. Nessuno ha fatto peggio dei granata, i numeri fanno spavento: 20 sconfitte in 35 partite, 74 gol subiti, un passivo di 20 punti rispetto al 2019. L’anno nuovo dovrà essere quello della rinascita, ci si affiderà come al solito ad Andrea Belotti, ma anche dal mercato devono arrivare i rinforzi per evitare una retrocessione che avrebbe del clamoroso.
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Emanuele Pastorella
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