I primi 4 premi sono stati rilasciati dalla lega di Basket più seguita al mondo: vediamo chi se li è accaparrati
Siamo in pieno primo turno di play-off e dall'NBA iniziano ad arrivare i primi verdetti per quanto riguarda i primi individuali ai giocatori e al coach di diverse categorie. Andiamo a vedere più nel dettaglio i vincitori.
ROTY: il "nostro" Paolo Banchero se lo aggiudica
Era stato molto chiacchierato il numero 5 dei Magic, scelto dalla franchigia come Pick N1 allo scorso draft nonostante le previsioni di tantissimi giornalisti lo davano più in basso verso la 3. L'italo-americano però non ha assolutamente deluso le attese, rendendosi partecipe di una stagione di altissimo livello dal punto di vista personale. Se i Magic sono ancora in rifondazione, sicuramente hanno trovato il giocatore su cui costruire il proprio futuro. Le statistiche a fine anno parlano chiaro: 20 punti di media, 6.9 rimbalzi e 3.7 assist, statistiche ottime e che fanno capire l'impatto del giocatore sin da subito tra i "grandi". Sicuramente la pochezza di Orlando ha aiutato a implementare le statistiche visto il numero di possessi che ha potuto gestire offensivamente rispetto ai tanti altri colleghi al primo anno, però personalità e versatilità non si discutono.
MIP: un Europeo straordinario e una stagione super
A vincere il titolo del "Most Improved Player" è Lauri Markkanen, che nella prima stagione a Utah si è rivelato il giocatore più migliorato della lega. Il cestista finlandese, in una stagione di totale rifondazione per la squadra di Salt Lake City dopo le cessioni di Mitchell e Gobert si è dimostrato leader, proprio come aveva fatto con la sua nazionale durante l'Europeo della scorsa stagione, riuscendo addirittura quasi nel miracolo play-in. Il giocatore ha chiuso con 25.6 di media, ben 10 di più rispetto alla scorsa stagione a Cleveland, 8.6 rimbalzi e 1.9 assist. Premio più che meritato per un giocatore che forse ha finalmente trovato la sua dimensione.
6th Man: Brogdon succede a Herro
Per quanto riguarda il di 6th man of the year, il premio che vince un giocatore che normalmente non parte titolare in quintetto, è Malcon Brogdon nella sua prima stagione a Boston dopo l'esperienza di Indiana. Il play, tra l'altro ancora impegnato ai playoff, ha vinto chiudendo la RS con 14.9 punti di media, 4.2 rimbalzi e 3.7 assist nella squadra seconda a EST. Numeri buoni ma da premiare sicuramente l'impatto che ha avuto il giocatore sulla squadra e la sua intelligenza cestistica nel gestire i possessi lasciando più tranquille le stelle della squadra per evitargli isolamenti continui.
Coach of the year: Mike Brown riporta Sacramento ai playoff
Dopo un attesa di 16 anni Sacramento è riuscita a tornare ai playoff e gran parte del merito va al coach Mike Brown, in grado di ridare un'identità a una squadra che partiva senza una vera e propria stella e a farla finire al terzo posto della West Conference con un record di 48-34. La corsa nei playoff ancora non è finita e la squadra vuole sognare in grande.
Alessio Russo
Betscanner