Prandelli, falsa partenza

Milenkovic gli ha evitato la terza sconfitta in tre gare, il tecnico deve ancora cambiare i viola: la Fiorentina, però, rischia grosso

Un punto per ripartire. Anzi, un punto per non sprofondare definitivamente: la Fiorentina resta a galla, il gol in extremis di Milenkovic ha permesso ai viola di non perdere lo scontro salvezza contro il Genoa al Franchi e di restare fuori dalla zona retrocessione, ma è sotto gli occhi di tutti che nemmeno il cambio di allenatore abbia scosso l'ambiente. Cesare Prandelli non è ancora riuscito a svoltare la stagione del club di Rocco Commisso, il giudizio sul tecnico resta fortemente negativo. Tre partite, un solo punto e appena un gol segnato: è questo l'attuale ruolino di marcia dell'allenatore, tornato a Firenze il 10 novembre scorso dopo dieci anni ma in piena difficoltà. Ha esordito perdendo in casa contro il Benevento, ha proseguito uscendo sconfitto da San Siro contro il Milan, per poco non ha rischiato il tracollo interno nell'ultima giornata contro il Genoa. Poi, all'ultimissimo respiro, ecco spuntare Nikola Milenkovic: è stato l'uomo della provvidenza, capace di riprendere al 96' la rete di Pjaca realizzata a pochi secondi dal 90'. Ed è da qui che Prandelli vuole ripartire.

In attesa della svolta

Perché la Fiorentina sta faticando enormemente in questo avvio di stagione, tant'è che Beppe Iachini è stato esonerato dopo sette giornate. Aveva trovato due successi, all'esordio contro il Torino e il 25 ottobre contro l'Udinese, poi la società ha deciso di sollevarlo dall'incarico. Troppo pochi gli otto punti racimolati in sette partite, Commisso ha preferito richiamare il tecnico che portò la Fiorentina in Champions League. Ora, però, per Prandelli il ruolino di marcia non è dei migliori: con un punto in tre gare ha una media ben al di sotto del suo predecessore, anche se ha bisogno di tempo per cambiare una squadra in crisi. C'è da rilanciare Ribery, c'è da ritrovare Kouamé e Vlahovic, appena un gol a testa dopo dieci giornate, e c'è da perfezionare la manovra offensiva, con quello viola che è il quinto peggior attacco di tutta la serie A. Prandelli avrà molto lavoro da fare, anche se in questo momento la Fiorentina non può che essere tra le candidate alla retrocessione. Nonostante la squadra costruita da Commisso, e soprattutto le ambizioni della società, fossero diametralmente opposte ai nastri di partenza.

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Emanuele Pastorella
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