Le partite calcio fanno parte della nostra quotidianità, ma quando è nato questo sport che può anche far diventare ricchi?
Attualmente non esiste cittadino al mondo che non conosca il gioco del pallone. Da piccoli siamo abituati ad assistere a partite calcio sia di professionisti, in TV, che di amatori, che portano avanti la passione giocando in qualsiasi area cittadina. Tale sport è diventato anche un business con un giro di soldi elevato, questi guadagni, però, non sono per pochi in quanto con le scommesse giuste qualsiasi persona può arricchirsi riuscendo a mettere le mani su interessanti jackpot.
Partite calcio: un po' di storia
Le partite calcio si giocano su un campo rettangolare che presenta agli estremi due porte: degli archi metallici rivestiti di rete nei quali occorre gettare la palla per fare un punto. Su questo terreno si affrontano due team di 11 giocatori, 10 sono liberi di muoversi in tutta l'area di gioco (ognuno ha una determinata zona da sorvegliare) uno invece si trova a guardia della porta, il portiere. Quest ultimo ha delle facoltà speciali rispetto agli altri, che possono toccare il pallone solo con i piedi, infatti all'interno dell'area di rigore può afferrare la palla con le mani. Le due formazioni che si sfidano nella partita calcio per vincere devono mettere a segno più gol nell'arco di un tempo stabilito: 90 minuti divisi in due sessioni da 45. Siccome l'orologio non si interrompe mai, alla fine del match l'arbitro può decidere di istituire un recupero di tempo variabile.
Lo sport più vicino alle partite calcio moderno nacque in Cina tra il II e il III secolo a.C. A partire da questa data in tante parti del mondo apparvero sport simili. Nel caso si voglia parlare dell'accezione moderna del gioco è la Gran Bretagna che diede il via al calcio che conosciamo oggi, questo si giocava nei college nel 1800 e veniva chiamato football. Da quel momento il suo successo fu clamoroso e la sua espansione fu velocissima.
Quando sono nate le scommesse sul calcio?
Le scommesse sono nate anticamente, anche i Greci e i Romani le facevano: puntavano i propri soldi sia sui giochi che sullo sport. Per quanto riguarda le partite calcio si iniziò a investire denaro in Inghilterra, la patria di tale gioco.
In Italia la possibilità di fare scommesse legalmente iniziò non tantissimi anni fa nel 1946. Fu l'AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato), attualmente denominata ADM, a permettere ciò. I bookmakers, cioè gli allibratori, che forniscono le quote devono essere autorizzati da questo ente, altrimenti si trovano nell'ambito dell'illegalità.
Le prime scommesse sugli scontri calcistici erano molto ristrette, si parlava di fare 12 (poi diventato 13) indovinando i risultati di tutte le partite di un turno di campionato, utilizzando i simboli:
- 1 per la vittoria della squadra che giocava in casa
- 2 per la vittoria della squadra che giocava fuori casa
- X per il pareggio.
Attualmente il mondo delle scommesse sulle partite calcio è davvero variegato, oltre che investire nelle ricevitorie fisiche lo si può fare anche online. Inoltre si può muovere un pronostico non solo sul risultato finale, ma si può anche cercare di capire quale sarà: il numero di calci d'angolo battuti nel match, il totale dei gol, il marcatore che andrà a segno e tanto altro.
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