Nazionale femminile e la polemica: la spiegazione della squadra azzurra

Comunicato congiunto del gruppo dopo il flop: le spiegazioni delle ragazze

Dopo il fallimento all'Europeo dello scorso anno ne è arrivato un altro solo due giorni fa, con la nostra nazionale femminile di calcio che è stata eliminata dal Mondiale svolto in Nuova Zelanda ai gironi dopo la sconfitta rimediata per 3-2 contro il Sudafrica. Il gruppo, che ancora attende di rientrare in Italia, nella giornata di ieri ha pubblicato sui social un comunicato congiunto con le sensazioni e le spiegazioni rivolte al pubblico. 

Il comunicato

"Non abbiamo avuto paura, ma solo sentito poca fiducia. In Nazionale c'è un blocco di 16 ragazze di Roma e Juventus che hanno fatto qualcosa di importante in Champions, pensiamo sia lecito domandarsi come mai quel blocco di giocatrici, impreziosito da altre calciatrici di club importanti e giovani di talento, faccia così tanta fatica prima a un Europeo e poi a un Mondiale. Siamo convinte che avremmo potuto ottenere risultati diversi se solo fossimo state messe nelle condizioni di poterlo fare". 

Inizia così il discorso pubblicato, con le Azzurre che non ci stanno e sembrano attaccare qualcuno dall'alto che non le avrebbe messe nelle condizioni migliori per giocare, visto che come dichiarato più di qualche volta dalla CT Bertolini l'intesa di gruppo c'era ed era molto solida. 

"Noi lavoreremo ancora più duro per migliorarci a livello internazionale, ma dato che dagli errori si può imparare, ci aspettiamo un futuro più presente all'altezza della crescita del nostro calcio. Per riuscire a esprimerci al 100% e a rappresentare il nostro Paese al meglio".

 Con questa chiusura poi le ragazze hanno voluto già lasciarsi alle spalle questa brutta rassegna iridata, pensando al futuro di una nazione che sicuramente dispone di talenti e di giocatrici in rampa di lancio, oltre che a un movimento che si sta sempre più diffondendo nel nostro paese, che nel futuro prossimo potranno sicuramente toglierci tante soddisfazioni. 

Alessio Russo

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