Tra Raiola, Al Bano e l'Italia: entriamo nella vita della mezzala
Dopo il goal pesante all'ultima contro il Lecce, Mkhitarian si è preso la copertina del'Inter di Simone Inzaghi, suo grande estimatore e colui che fortemente lo chiese alla società quando divenne allenatore dei nerazzurri. Quello del'ultimo weekend si tratta della seconda rete nelle ultime 4 per l'armeno, che ha portato così a 3 goal e 1 assist il suo bottino stagionale. Ma entriamo un po' più nel dettaglio della vita di questo calciatore che ha trovato nell'Italia la sua seconda casa.
Mkhitarian: le curiosità che non sapevi
Dopo 5 anni in Inghilterra, prima tra le fila del Manchester United e successivamente nell'Arsenal, il calciatore scelse di venire in prestito a Roma sponda giallorossa, per poi essere riscattato la stagione successiva. Grande artefice dell'affare il suo agente Mino Raiola, per cui il calciatore ha dimostrato sempre grande rispetto e attaccamento, come dimostra il suo post su instagram il giorno della morte proprio del suo rappresentante.
La sua passione per l'Italia nasce però addirittura prima del suo approdo a Roma, visto che nel 2019 si è sposato in un'isola della laguna veneziana, dove ha chiesto addirittura ad Al Bano di presenziare alle nozze dato che da sempre si è dichiarato molto appassionato alla musica italiana. In una recente intervista ha anche dichiarato che se dovesse vincere la seconda stella con l'Inter, intonerà proprio una canzone del nostro cantautore durante i festeggiamenti.
Col suo esordio con la Roma, il calciatore è stato anche il primo calciatore armeno della storia della Serie A, visto che prima di lui nessuno di quella nazionalità aveva mai fatto una partita nel nostro campionato. Nonostante il tanto girovagare per il mondo, che gli ha permesso di apprendere addirittura 8 lingue diverse (armeno, l'italiano, il tedesco, il francese, il russo, il portoghese, l'inglese e anche un po' di ucraino), il calciatore è sempre rimasto molto legato alla sua patria. Le sue origini gli hanno addirittura impedito di giocare la finale di Europa League tra Chelsea e Arsenal disputata a Baku a causa delle tensioni tra Azerbaijan e proprio Armenia.
Come da sempre dichiarato, il centrocampista gioca a calcio in memoria e onore di suo padre Hamlet, stroncato giovane da un tumore al cervello. E per poter giocare ancora per molto cura molto la sua alimentazione, con l'unico sgarro un bicchiere di vino a pranzo, come lui stesso ha detto.
Alessio Russo
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