Milano: Rossoneri scatenati, Conte furioso

Le due facce di Milano: Rossoneri scatenati, Conte furioso

Sarà un derby della Madonnina nuovo di zecca: su una panchina Marco Giampaolo, dall’altra Antonio Conte, mentre i silurati Gennaro Gattuso e Luciano Spalletti se lo guarderanno dal divano di casa. E anche le squadre cambieranno o sono destinate a cambiare, con il Milan che ha già concluso tre operazioni e l’Inter che ancora attende di sistemare la grana Mauro Icardi. Un inizio di mercato che ha provocato reazioni opposte dai nuovi tecnici, che già preannuncia una stracittadina imperdibile.

44 milioni spesi – Il Milan ha cominciato con il botto: sarà anche stato escluso dalle coppe internazionali, ma la dirigenza sta cercando di costruire una squadra Champions. Lo dimostrano i 44 milioni cash già spesi per tre volti nuovi. E’ arrivato Theo Hernandez, terzino che ha disputato l’ultima stagione alla Real Sociedad, sono arrivati Rade Krunic e Ismael Bennacer, retrocessi con l’Empoli, ma centrocampisti giovani di qualità e quantità. A Giampaolo è stata ridisegnata la mediana, ora attende un colpo per l’attacco che rimarrà orfano di Andrè Silva, ma con le casse che si rimpingueranno di circa 30 milioni di euro. Cifra che verrà subito reinvestita su Angel Correa, in arrivo a Milanello dall’Atletico Madrid per quasi 45 milioni. I rossoneri sono scatenati, Giampaolo ha l’obbligo di tornare in Champions dopo cinque stagioni di astinenza.

Furia salentina – Dall’altra parte della Madonnina, invece, si respira un clima opposto. L’arrivo di Antonio Conte sembrava una garanzia per l’Inter, invece il tecnico ha già espresso tutto il proprio malumore.

“Siamo in ritardo sul mercato”

ha dichiarato senza tanti giri di parole. E, in effetti, i casi sono ancora tutti da risolvere: Radja Nainggolan e Mauro Icardi, espressamente fuori dal progetto tecnico, non hanno ancora trovato una sistemazione. E poi c’è il nuovo caso, quello di Ivan Perisic.

“Le risposte che mi ha dato non sono positive, non è adatto per fare il ruolo che gli chiedo”

L’ultima bomba lanciata dall’allenatore salentino. O gli troverà una nuova posizione che non sia l’esterno nel suo 3-5-2, oppure sarà un altro big da piazzare. Ma, per Conte, il tempo stringe: anzi, si è già andati oltre le programmazioni.
E il clima è sempre più teso.

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Emanuele Pastorella
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