Addio brutto tra il commissario tecnico e la nazionale: davvero solo visioni differenti?
É diventata ormai praticamente solo una questione di tempo quella per vedere Mancini firmare il suo nuovo contratto come Ct dell'Arabia Saudita, dopo aver chiuso i suoi rapporti con la nazionale azzurra a meno di un mese dalle sfide importantissime per le qualificazioni agli europei. Uno strappo davvero brutto quello tra la federazione e l'ex allenatore dell'Inter, con il quale gli azzurri erano diventati Campioni d'Europa solamente 2 anni fa. La delusione dell'esclusione dal Mondiale, i difficili rapporti con Gravina e tutta la federcalcio, ma siamo sicuri solo questo ci sia dietro l'addio?
Italia Saudita e valanghe di soldi: l'esodo verso est
La notizia uscita nelle ultime ore è che il Ct abbia deciso di estendere la proposta degli arabi anche a 9 persone del suo staff che non erano state confermate nell'organigramma della nazionale dopo i cambiamenti di quest'estate. Una mossa che potrebbe far pensare a che la scelta dell'addio sia stata dovuta proprio a questo, ma che ha delle falle. Infatti, si è verificato che i primi contatti con la federcalcio del Golfo sono iniziati a giugno, ben prima del terremoto avvenuto all'interno dello staff del tecnico. Ben presto si capirà quando l'accordo sarà chiuso, ma con ogni probabilità lo staff dell'Arabia sarà a fortissime tinte azzurre. Col tecnico che arriverà a guadagnare 90 milioni in due anni e mezzo, fino al Mondiale 2026. E sicuramente, questa quantità di soldi, ha influito sulla scelta finale.
Alessio Russo
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