Bundesliga, il bilancio della 26° giornata: le misure anti-contagio e la situazione in classifica
Il calcio che conta sta tornando dopo mesi di assenza, per il momento solo in Germania, l’unica nazione che ha accettato la ripresa del campionato con le dovute precauzioni.
Il riscontro nei match al momento è stato positivo, bisognerà abituarsi a questa situazione, anche se molti la definiscono “l’anticalcio”.
Le misure anti-contagio applicate in campo, tra controsensi e precauzioni
Le misure anti-covid19 hanno ovviamente impedito ai tifosi l’accesso allo stadio, si gioca in un’atmosfera surreale. Inoltre, il calcio è uno sport di contatto, e cercare di evitare gli assembramenti è uno dei controsensi che abbiamo tutti notato. Gli allenatori non devono portare la mascherina ma è obbligatoria per i loro collaboratori. I posti a sedere delle panchine sono distanziati di un metro e mezzo tra loro. Tuttavia, quando in campo c’è bisogno di una barriera durante un calcio di punizione, viene composta regolarmente. I classici scambi di maglie sono vietati, perché il sudore potrebbe trasmettere il virus: allo stesso modo, la maglietta di un calciatore nell’arco dei 90 minuti a furia di contrasti, viene sicuramente a contatto con il sudore dell’avversario.
Iconica è diventata, la prima esultanza del calcio post-covid19. Il primo goal è stato siglato dal solito Haaland, che ha dimostrato di non aver perso il suo innato fiuto del goal, che in questa stagione abbiamo potuto ammirare. L’esultanza del BVB è stata a distanza, i giocatori sono corsi verso il norvegese ma non hanno potuto abbracciarlo, si sono limitati a stare tutti a distanza. Difficile contenersi in certe occasioni, soprattutto quando si siglano goal importanti. Infatti, gli errori non sono mancati.
L’Herta Berlino, squadra che occupa la parte inferiore della classifica, ha vinto uno scontro diretto con l’Hoffenheim per 3-0. Due calciatori dell’Herta, Ibisevic e Cunha, dopo un goal si sono abbracciati, non rispettando le misure anti-contagio. Abbiamo assistito anche ad un bacio sulla guancia “proibito” tra Thuram e un compagno durante Eintracht Francoforte - Borussia Mönchengladbach, match vinto per 1-3 proprio dagli ospiti, che si sono portati nel 3° posto in classifica.
L’intervista a Grifo
Vincenzo Grifo, calciatore italiano che milita in Bundesliga, ha raccontato ai microfoni di Sky le sue considerazioni dopo questa “insolita” giornata di campionato, che lo ha visto protagonista nell’1-1 del suo Friburgo contro il Lipsia, squadra che ha perso punti fondamentali per l’assalto al titolo.
Queste le sue parole:
“Noi in Germania abbiamo fatto un primo passo ed è andato tutto bene, siamo felici di essere tornati in campo. È tutto un po’ strano, le mascherine, gli spalti vuoti: mancavano i tifosi e la loro atmosfera, ma il calcio resta sempre lo stesso. Sono molto contento per il ritorno al calcio giocato. Non c’era nessuna preoccupazione nel tornare in campo, eravamo tutti pronti."
Ci ha poi fatto assaggiare l’atmosfera di questo periodo nel calcio:
“Facciamo i tamponi due volte alla settimana, lunedì e venerdì, poi andiamo in ritiro in albergo così da essere tutti controllati. Il sabato poi c’è il normale ritiro, la colazione, poi si va allo stadio.
Ha parlato poi dell’esultanza dopo il goal del suo Friburgo, nato dagli sviluppi di un calcio d’angolo battuto proprio dal calciatore italiano
"Abbiamo festeggiato con i gomiti, ci manca un po' abbracciarci. L’esultanza è stata un po’ strana, ma è stata ugualmente una grande felicità".
Come sono andate le altre partite?
Il Bayern si conferma capolista con uno 0-2 in casa dell’Union Berlino. Il BVB, invece, vince 4-0 il derby della Ruhr contro lo Shalke, risultato inaspettato ma che rispecchia l’andamento del Dortmund in questa stagione. Netta la vittoria del Leverkusen nei confronti del Werder Brema. Il Wolsfburg si tiene appeso al 6° posto in classifica grazie alla vittoria sofferta per 2-1 nei confronti dell’Augsburg.
Samuele Oddi
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