Otto gol nelle ultime nove, il Milan ha il suo nuovo bomber: ora Pioli deve studiare come far coesistere il croato e re Zlatan Ibrahimovic
Da flop a top player, da oggetto misterioso a campioncino da far crescere, da ultima scelta a titolare inamovibile: se uno dovesse trovare un uomo simbolo di questa prima metà di 2020, sceglierebbe molto probabilmente Ante Rebic. Un attaccante non capito da Marco Giampaolo durante il girone di andata, la punta di diamante del Milan di Stefano Pioli. E ora i risultati sono sorprendenti.
Media impressionante per Rebic
Tra scelte tecniche e fastidi fisici, il croato racimolò la miseria di meno di 200 minuti in campo tra settembre e gennaio, poi con l'anno nuovo la svolta. La fiducia di Pioli nei suoi confronti cresce partita dopo partita, allenamento dopo allenamento, ed è ripagata appieno: la doppietta contro l'Udinese è soltanto l'inizio di una lunga serie di gol. E, soprattutto, sono tutte reti pesanti, perché quando segna Rebic il Milan non perde mai: è successo soltanto una volta, anche se è quella che fa più male, nel derby della Madonnina contro l'Inter. E intanto sono otto gol nelle ultime nove, ritmi che soltanto i grandi bomber come Ciro Immobile e Dries Mertens sono riusciti a mantenere. Ed è impressionante come Rebic sappia segnare in tutti i modi, con entrambi i piedi o di testa, e abbia imparato anche a far reparto da solo. E' esploso nel momento migliore, anche perché il Milan era rimasto orfano di un certo Zlatan Ibrahimovic.
Farli coesistere
Adesso, la vera missione di Pioli sarà quella di far coesistere il croato e lo svedese. E anche su questo, da Rebic può avere le risposte che si aspetta: il classe 1993, oltre a vedere incredibilmente la porta in questo ultimo periodo, è anche particolarmente duttile. Ora sta agendo da prima punta, da unico riferimento offensivo, ma in passato ha anche giocato in fascia come esterno d'attacco oppure come seconda punta che gira intorno alla punta. Ibra sta per tornare, anche se non potrà essere al top della forma, ma Rebic è insostituibile: ecco perché Pioli studia una convivenza tattica tra i due. C'è un Milan da riportare in Europa, servono i gol di entrambi per provare a centrare l'obiettivo. Con un Rebic così, da otto gol nelle ultime nove, nessun traguardo è precluso.
Emanuele Pastorella
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