Niente Suarez e Dzeko, è arrivato Morata. "La Juve è come casa mia" le prime parole dello spagnolo, il nuovo 9 bianconero
Doveva essere Luis Suarez, o al massimo Edin Dzeko, o come ultima alternativa Olivier Giroud. Alla fine, invece, Fabio Paratici ha spiazzato tutti: il nuovo numero 9 della Juventus è una vecchia conoscenza bianconera e del calcio italiano, si tratta di Alvaro Morata. Una trattativa lampo, nata perché il Pistolero continuava ad avere problemi burocratici per l’ottenimento del passaporto (e ora c’è addirittura un’inchiesta in atto, mentre l’uruguayano si è trasferito all’Atletico Madrid) e perché sul fronte Roma-Napoli non si sbloccava l’operazione Milik, dunque dalla Continassa hanno deciso di virare su altri obiettivi. Lo spagnolo classe 1992 ritrova la Juve, l’operazione è particolare: verranno versati subito nelle casse dei Colchoneros 10 milioni, poi ci sono tre opzioni. “La facoltà da parte di Juventus di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del giocatore entro il termine della stagione 2020/2021 a fronte di un corrispettivo di € 45 milioni, pagabili in 3 esercizi; La facoltà da parte di Juventus di estendere l’acquisizione a titolo temporaneo fino al termine della stagione 2021/2022 a fronte di un corrispettivo di € 10 milioni; La facoltà da parte di Juventus di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del giocatore entro il termine della stagione 2021/2022 a fronte di un corrispettivo di € 35 milioni, pagabili in 3 esercizi” come ha spiegato lo stesso club. Intanto, però, Morata è sbarcato a Torino ed è pronto a riprendere da dove aveva lasciato nell’estate del 2016.
Juve come casa
“Sono sensazioni bellissime: sono sempre stato legato alla Juve, sono felicissimo e non vedo l'ora di allenarmi insieme ai miei compagni”. Prime parole di Alvaro Morata ai canali ufficiali bianconeri. “Il mio primo periodo qui è stato molto bello, però ora sono convinto di essere un giocatore migliore – continua l’attaccante – e di essere cresciuto sotto tanti aspetti e credo che sarà un percorso bellissimo un'altra volta. Sarò sempre pronto per la Juve. Perché oltre a essere un grandissimo club e una grande squadra è una famiglia. Quando in un posto ti senti a casa, hai sempre voglia di tornarci". Tra Caselle e il J Medical, lo spagnolo è stato accolto con grande calore: “Purtroppo è tutto un po' diverso con questa situazione che speriamo finisca il prima possibile, è stato bellissimo sentire tutto l'affetto che mi ha dato la gente e dovrò ripagarlo in campo, ma penso che ne sarò in grado". E sugli obiettivi: “Io sono molto onorato di indossare un'altra volta questa maglia. Non so quanti gol farò, ma posso promettere tanto lavoro. Ho voglia di correre e dare una mano a questa squadra per continuare a vincere". A partire da domenica, quando lo attende la trasferta di Roma contro i giallorossi. E contro quel Dzeko che avrebbe potuto essere della partita sull'altra parte della barricata.
Emanuele Pastorella
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