Arrivato per raccogliere l'eredità di Insigne: il georgiano ha già conquistato la tifoseria a suon di prestazioni
Quest'ultima estate più di qualche dubbio verteva sul Napoli, autore di una campagna acquisti dove la squadra aveva ceduto 4 dei suoi pilastri, Insigne, Koulibaly, Mertens e Fabian Ruiz, acquistando per sostituirli giocatori non troppo affermati e che avevano fatto contestare la società a gran parte della tifoseria. Dopo poco più di due mesi però si direbbe che la situazione si è decisamente capovolta.
Gran parte del merito va proprio a lui, quello che sulla maglia porta il numero 77, arrivato da perfetto sconosciuto con un obbiettivo che non era dei più semplici: far dimenticare a tutto il popolo azzurro le prestazioni del loro ex capitano Lorenzo Insigne, andato oltre oceano per iniziare la sua avventura con il Toronto. Dopo due mesi però non c'è altro giocatore acclamato come lui dal pubblico.
Kvaratskhelia: chi è
Kvicha Kvaratskhelia. Probabilmente questo è un nome che in Italia, anche quelli che masticano meno di calcio, hanno sentito almeno una volta negli ultimi 3 mesi. Nome che è molto difficile da scrivere e da ricordarsi, esattamente tanto quanto lo è per gli avversari riuscire a fermarlo quando scende sulla fascia.
Il georgiano in due mesi è riuscito a far dimenticare Lorenzo Insigne a suon di giocate e strappi palla al piede davvero entusiasmanti ed è il principale artefice di questo avvio favoloso da parte dei partenopei. Arrivato da perfetto sconosciuto l'estate scorsa dalla Dinamo Batumi, sin dalle amichevoli ha dimostrato la stoffa di cui è fatto, con una potenza nelle gambe disarmante, la capacità di usare indifferentemente destro e sinistro e una fisicità che gli permette di resistere anche ai difensori più grossi di lui. Chiedere a tutti i terzini destri della Serie A, che da inizio stagione ancora non sono riusciti a trovare una maniera per fermarlo.
I numeri fino ad ora e la sfida a distanza con Leao
Il georgiano fino al momento ha registrato numeri assurdi con la maglia dei partenopei, dimostrando un ambientamento fuori dal comune in un nuovo campionato e in una nuova dimensione come quella azzurra.
Fino a qui in Serie A sono 5 reti e 3 assist in 10 gare di Serie A mentre 2 reti con 3 passaggi decisivi nelle 4 giocate in Champions League. Numeri che poi si rivelano anche riduttivi rispetto alla mole di gioco creata dal georgiano, che riesce a rimenre presente lungo tutto l'arco della partita e che soprattutto è abilissimo ad allungare la squadra nei momenti di pressione avversaria. E Spalletti gongola.
Giá da qualche settimana si parla della sfida a distanza con l'esterno portoghese del Milan Rafael Leao, MVP del passato campionato. Due giocatori che occupano la stessa posizione in campo ma che hanno caratteristiche abbastanza diverse. Due, però, dei talenti più cristallini dell'intero campionato che vogliono trascinare la propria squadra fino in fondo.
Alessio Russo
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