Kean-Cutrone, giovani emigranti: a caccia di fortuna in Premier
Non si sono imbarcati insieme, anche perché andavano in direzioni diversi, ma poco ci è mancato.
Moise Kean e Patrick Cutrone hanno tanto in comune: legatissimi ai club dove erano cresciuti, rispettivamente Juventus e Milan, eppure costretti ad emigrare.
Le società avevano progetti diversi per loro, così come i due attaccanti pretendevano più spazio. Ma sotto la Mole e all’ombra della Madonnina, tra Cristiano Ronaldo e Krzysztof Piatek, era pressoché impossibile trovare un posto da titolare. In tutto questo, l’Italia perde quella che potrebbe essere la coppia di attaccanti della Nazionale del futuro.
Ingaggio monstre – Il calciomercato ha ormai abituato a cifre del genere, ma comunque fanno sempre un certo effetto: all’Everton, Kean, un ragazzo classe 2000, guadagnerà circa tre milioni di euro di ingaggio a stagione. Uno stipendio quasi da top player, per uno che ha ancora tutto da dimostrare. Ma il club di Liverpool ha deciso di puntare forte su un altro cavallo della scuderia di Mino Raiola, che si è confermato il re del mercato. “Questo club guarda al futuro esattamente come me” ha dichiarato Kean appena sbarcato in Inghilterra. Toccherà a lui, adesso, far rimpiangere la Juventus di averlo lasciato partire troppo presto.
Cuore rossonero – Ancora più romantico e strappalacrime, se così si può dire, l’addio di Cutrone al Milan. Perché lui, a differenza di Kean, proprio non voleva svestire il rossonero. “Avete visto anche voi come sono andate le cose” ha detto pochi giorni fa mentre si imbarcava sul volo che lo avrebbe portato a Wolverhampton. Anche per lui, in Italia non c’era più posto: così, si va a caccia di fortuna in Premier. Ma il primo incrocio con il Belpaese è già dietro l’angolo. Giovedì 22 e giovedì 29 c’è l’appuntamento con l’amico Andrea Belotti: Toro e Wolves, infatti, si sfideranno nel turno di play off di Europa League per accedere ai gironi della competizione. Sarà il suo primo ritorno in Italia, a casa, tra l’altro, di chi lo ha cercato più di una volta in queste ultime sessioni di trattative. Quel Toro che ha sempre soltanto sfiorato.
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Emanuele Pastorella
Betscanner