Il ritorno di Maurizio Sarri

Lotito ha scelto il toscano, che torna dopo un anno sabbatico. E con Mourinho sono state già scintille: la Capitale si scalda per i derby

Tuta e sigaretta, così la Lazio ha preannunciato sui social l’arrivo di Maurizio Sarri. Poi, il comunicato ufficiale: “La S.S. Lazio annuncia che Maurizio Sarri è il nuovo allenatore della prima squadra” scriveva il club a metà pomeriggio di mercoledì 9 giugno. Così, dopo settimane di trattative e di ribaltoni, Claudio Lotito ha trovato il nuovo tecnico. Pensava di aver chiuso il rinnovo con Simone Inzaghi, poi il clamoroso dietrofront e il divorzio inaspettato. La Lazio riparte così da Sarri, il toscano ha strappato un contratto biennale da circa 3.5 milioni di euro a stagione. La serie A, dopo Luciano Spalletti, riabbraccia un altro big.

Comandante in pista

Il Comandante, come viene soprannominato, si era preso un anno sabbatico, troppa la delusione per il licenziamento dalla Juventus. Eppure, anche nell’anno vissuto a Torino aveva arricchito la propria bacheca: dopo l’Europa League vinta con il Chelsea nel 2018/2019, ecco il primo scudetto della carriera. Sono stati i primi grandi trionfi del tecnico conosciuto soprattutto per la sua lunghissima gavetta. Dalla Seconda Categoria all’Eccellenza, la sua scalata è continua e tocca anche le tappe di Empoli e Napoli, dove davvero incanta tutta Italia per il suo calcio propositivo e spettacolare. La macchia indelebile resta l’incredibile rimonta subita dalla Juve nella corsa al titolo del 2018, a Londra porta il Chelsea al terzo posto della Premier League oltre al trionfo in Europa League. Poi i bianconeri, un ambiente dove non è mai scoppiato l’amore: troppo lontano il mondo di Sarri da quello della Juve, due stili che hanno convissuto faticosamente per dodici mesi. Un anno di riposo, adesso la voglia di ricominciare: eredita una Lazio che, dopo anni di crescita, ha vissuto una stagione in chiaroscuro. E anche dall’altra parte della Capitale puntano a stupire.

Tensioni da derby

Tutta Roma riparte da due nuovi allenatori: Sarri da una parte, Mourinho dall’altra, saranno due derby imperdibili. Anche perché l’unico confronto tra i due è passato alla storia per qualche tensione di troppo. Chelsea-Manchester United del 20 ottobre 2018 finisce 2-2 con il gol del pareggio Blues in pieno recupero, la panchina di Sarri festeggia troppo animatamente ed esplode la rabbia dei Red Devils. Mourinho e il vice di Sarri, Ianni, per poco non vengono a contatto, prontamente divisi dagli addetti ai lavori. E questo è solo l’antipasto, mentre nella Capitale sono partiti gli sfottò: i giallorossi avevano disegnato un murales dedicato a Mourinho, i laziali ci hanno disegnato sopra il volto di Sarri con il fumo di una sigaretta ad avvolgere la faccia del portoghese. Saranno davvero due derby imperdibili.

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Emanuele Pastorella
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