Allo Scida si riapre il sipario sulla A. Dalla rivincita di Stroppa alle reti di Simy. Tutto sui calabresi
E' il 24 luglio e con un sonoro 5-1 esterno ai danni del Livorno, il Crotone fa ritorno in A, approfittando anche del contemporaneo pareggio dello Spezia. Sono passati 2 anni dall'ultima apparizione in massima serie, anno in cui, nei più classici degli scherzi del destino, c'era anche il Benevento. Fa ritorno una società solida, che ha dimostrato di saper portare avanti un progetto credibile ed efficace fondato sulla serietà e la perseveranza. Vediamo chi ha inciso maggiormente in questo successo.
Stroppa, la rivincita
Partiamo dalla guida, mister Stroppa. Dopo un deludente 12esimo posto dello scorso anno in cui lo spettro della Serie C è stato sempre dietro l'angolo, è arrivata comunque la riconferma che ha sortito i frutti sperati.
Infatti il Crotone con Stroppa è stato sin dall'inizio nei piani alti della classifica, subendo una flessione solo nelle ultime giornate del girone d'andata, per poi staccare le dirette avversarie nel post lockdown. Superata la crisi alla ripresa del torneo dopo la pausa invernale, con 3 sconfitte in 4 partite da gennaio a metà febbraio, gli Squali non si sono più fermati, mettendo in fila 13 risultati utili consecutivi da lì in avanti. E nemmeno la lunghissima interruzione dell'attività a causa del Covid ha saputo arrestare la formazione calabrese, capace di portare a casa 5 vittorie e 4 pari da giugno ad oggi.
E' il trionfo di Stroppa, che si prende una bella rivincita personale su chi non lo aveva giudicato pronto dopo la deludente prima esperienza in Serie A alla guida del Pescara nella stagione 2012/13 - esonerato dopo 13 partite - e dopo l'inizio non facile proprio a Crotone, con la separazione nell'ottobre del 2018, salvo poi tornare a dicembre dopo l'addio di Oddo e iniziare a costruire le premesse della risalita e di un campionato da protagonista, nel quale solo il Benevento si è dimostrato di un'altra categoria.
La certezza Simy
Chi poi ha inciso con le sue prestazioni è stato sicuramente Simy. Capocannoniere della Serie B con 20 gol, l'attaccante nigeriano ha confermato quanto di buono già mostrato 2 anni fa in Serie A, stagione nella quale era riuscito a siglare 7 reti, con una rovesciata memorabile ai danni della Juventus.
È un centravanti forte fisicamente, abile nel gioco aereo grazie ai suoi 198 cm, dotato di buon senso della posizione e con buone doti di scatto. Cio' che lo caratterizza è l'andatura dinoccolata, che strappa un sorriso a chi lo guarda, ma che risulta tremendamente efficace, insieme alla sua bravura ad arrivare sui palloni difficili per i difensori.
Era il primo anno del Crotone in A quando il diesse Ursino acquistò questo ragazzone dalla Serie B portoghese. "Qualcuno sorrideva quando lo vedeva giocare - confessa il diesse ai microfoni di TMW - poi tutti hanno dovuto ricredersi". Oggi è un idolo dei calabresi.
La favola di Messias
In questa promozione poi c'è una vera e propria favola da raccontare ai posteri. Quella di Junior Messias, uno che nel 2011 aveva lasciato il suo Brasile per cercare fortuna in Italia, senza successo però inizialmente. Il brasiliano passa alcuni anni giocando nei campionati amatoriali Uisp con la formazione dello Sport Warique, squadra della comunità peruviana. Nel frattempo per guadagnarsi da vivere faceva invece il fattorino per una ditta di elettrodomestici. Un giorno però arriva la svolta per lui: quel giorno il vecchio cuore granata Ezio Rossi, all'epoca allenatore volontario in una squadra di rifugiati dello stesso torneo Uisp, lo nota.
Quando poi nel 2015 Ezio Rossi torna ad allenare lo porta con sé nel Casale, club storico del calcio piemontese ed italiano. In eccellenza Messias fa un po' quello che vuole, mostrando di poter meritare categorie ben più importanti.
L'anno dopo gioca e fa benissimo col Chieri in serie D e nel 2017 la Pro Vercelli lo compra e gli fa firmare un triennale. Il trasferimento però viene bloccato a causa dell'impossibilità dei club di B e C di prendere giocatori extra-comunitari.
L'unico caso in cui questo è possibile è se quel giocatore l'anno prima vince il campionato di competenza e viene quindi promosso a quello superiore. Così è stato tra le fila del Gozzano, con Junior Messias protagonista assoluto della promozione in Serie C.
Quindi la chiamata del Crotone, con i 5 gol e i 6 assist che hanno contribuito al ritorno in A. Un premio meritato per un giocatore umile e tenace, che ha condotto la sua vita con la convinzione di poter raggiungere gli obiettivi che si era prefissato.
Egidio De Padova
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