Chi sale e chi scende della seconda giornata: Toro corsaro, sorpresa Juric, mostro Zapata. E Montella continua a non vincere
La serie A si è messa in pausa, ma prima di farlo ha regalato altre grandi emozioni: dai sette gol di Juventus-Napoli ai sei pali del derby di Roma, senza considerare l’exploit del Toro contro l’Atalanta e del primo scontro salvezza andato all’Hellas Verona. Ora due settimane fermi per le Nazionali, poi si riparte più forti di prima. In attesa che il campionato riprenda, vediamo quali sono stati i Top&Flop della seconda giornata di campionato.
SQUADRA CHE SALE: Torino. Vivrà due settimane da capolista, dopo che ha dovuto digerire l’eliminazione dall’Europa League: Walter Mazzarri ha lavorato bene sulla testa dei suoi ragazzi, capaci di espugnare il Tardini di Parma contro l’Atalanta. Una prestazione sontuosa, nonostante le fatiche di coppa di pochi giorni, e tre punti pesantissimi contro una formazione che potrebbe essere diretta concorrente per la prossima Europa. E in extremis è arrivato pure Verdi: questo Toro può tornare a sognare.
ALLENATORE CHE SALE: Ivan Juric (Hellas Verona). Zitto zitto, il suo Hellas Verona ha già quattro punti in classifica: non male, considerando che l’obiettivo dichiarato è la salvezza. Il calendario non era proibitivo, ma vincere in trasferta uno scontro diretto vale sempre doppio. Juric espugna Lecce e, dopo le sensazioni positive avuto dopo il pareggio interno contro il Bologna, apre una mini-striscia di risultati consecutivi. Dopo la pausa c’è il Milan: il primo big-match dell’anno, con la consapevole che Verona è stata “fatal” in più di un’occasione per i rossoneri.
SQUADRA CHE SCENDE: Sampdoria. Un’altra “rumba” per i blucerchiati: dopo i tre gol subiti dalla Lazio all’esordio, ne arrivano altri quattro a Reggio Emilia contro il Sassuolo. La mano di Eusebio Di Francesco non si vede assolutamente, tra una fase difensiva disastrosa e un attacco che non punge. L’unico gol segnato è su rigore, per il resto poco altro. E se a una squadra già in difficoltà si aggiunge la follia di Vieira, espulso per un’entrataccia inutile in mezzo al campo….Urge cambiare rotta al più presto.
ALLENATORE CHE SCENDE: Vincenzo Montella (Fiorentina). Contro il Napoli sembrava che la Fiorentina avesse cambiato faccia rispetto all’anno scorso, ma a Genova sono riapparsi i vecchi fantasmi. Non basta la sfortuna, il palo di Chiesa colpito nel finale, a spiegare una crisi di risultati che va avanti da tempo. Montella è arrivato a febbraio, ha già collezionato nove panchine, il dato dei punti fatti è imbarazzante: appena due, che vuol dire non aver mai vinto. Sette mesi senza successi, una vera e propria follia. E la sua posizione sta iniziando a traballare nuovamente, dopo una conferma in estate che aveva stupito tutti.
GOL DI GIORNATA: Duvan Zapata (Atalanta-Torino 2-1). Che il colombiano facesse dello strapotere fisico il suo punto di forza, è ormai risaputo. Ma contro il Toro ha dato un’altra dimostrazione: è partito da centrocampo, si è portato dietro Djidji saltandolo prima in velocità, poi spostandolo di peso, infine ha fulminato Sirigu. Il suo gol è servito solo per far sognate l’Atalanta prima del ritorno di fiamma del Toro, ma sicuramente è un’azione personale da vedere e rivedere. Zapata è sempre quello dello scorso anno, contro i granata lo ha dimostrato.
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Emanuele Pastorella
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