La serie A è tornata, è tempo dei primissimi giudizi: tra promosse, bocciate e rimandate, ecco le riflessioni sulle squadre appena rientrate in campo dopo lo stop per Covid-19
Prime partite e primi gol, di conseguenza anche primi giudizi: la serie A è ripartita dopo la sospensione causa Coronavirus dello scorso marzo, i campioni del nostro calcio sono tornati ad essere protagonisti. C'è chi è più avanti e chi più indietro di condizione, è normale non essere al top perché non è stato semplice riprendere senza una vera e propria preparazione e, soprattutto, senza amichevoli. In classifica è cambiato poco a livello di posizioni, mentre sulle distanze c'è stata più di una variazione: come per la corsa al tricolore, con la Juventus a +4 sulla Lazio, o la salvezza, con il Torino che si è portato a sei lunghezze di sicurezza. Ecco, dopo le prime sfide alla ripartenza, promossi, bocciati e rimandati della serie A
Chi sale
La palma di squadra più brillante post-Coronavirus se la aggiudica l’Atalanta: macchina da gol era, macchina da gol è rimasta. E così, dopo i quattro gol rifilati al Sassuolo, il successo di prestigio contro la Lazio, nonostante le due reti di svantaggio iniziale. Ottime risposte, in chiave Europa, da parte della Roma, del Milan e del Napoli, qualche alto e basso da parte di Hellas Verona e Parma: gli scaligeri hanno perso contro i partenopei e i ducali hanno pareggiato contro il Torino, ma rimangono le sorprese del campionato. E proprio i granata, dopo un lungo periodo di crisi, hanno rialzato la testa: i quattro punti conquistati tra Parma e Udinese permettono di tirare un sospiro di sollievo, permettendo di guardare avanti piuttosto che essere preoccupati per ciò che capita alle spalle.
Rimandati
Juventus e Inter, per motivi diversi, non possono essere promosse a pieni voti. La formazione di Sarri si porta il fardello della sconfitta in finale di coppa Italia contro il Napoli e a Bologna, pur con i tre punti, ancora non ha brillato, mentre i nerazzurri rischiano di essersi buttati via da soli: il 3-3 casalingo contro il Sassuolo complica di molto i piani tricolori di Antonio Conte. In chiaroscuro anche il Cagliari, con Zenga che ha perso all’esordio e poi si è riscattato sul campo della Spal, così come Fiorentina e Brescia, una di fronte all’altro che hanno fatto 1-1: per la salvezza serve di più. Bene, per le prestazioni, il Sassuolo, apparso brillante sia a Bergamo che a San Siro, meno dal punto di vista dei risultati, soltanto un punto guadagnato. Un po' come la Sampdoria, che tra Inter e Roma ha disputato due buone partite ma uscendo sempre sconfitta.
Chi scende
Bastava un punto per restare in piena corsa per lo scudetto: a quel punto, anche se a 11 giornate dalla fine (quindi un’eternità), il destino sarebbe stato nelle mani della Lazio, che in caso di en plein di successi, compreso lo scontro diretto di Torino, avrebbe cucito sul proprio petto lo scudetto anche a pari punti con la Juve. Invece, la caduta di Bergamo è fragorosa: non tanto per il risultato in sé, ci sta perdere in casa di una big come l’Atalanta, quando per come è arrivata, avanti di 0-2 dopo soli 11 minuti. Disastrose Genoa e Lecce, entrambi sconfitte per 1-4 in casa: stando così la classifica, saranno queste squadre a lottare per l’ultimo posto per la serie B.
Emanuele Pastorella
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