I difensori più forti nell'1 vs 1 dal 2000 ad oggi

I difensori più forti nell'1 vs 1 dal 2000 ad oggi. Le muraglie difensive più importanti dell'ultimo ventennio.
 

Uno dei concetti alla base del calcio e della bilancia del risultato di ogni partita è quello dell'1 contro 1. Per quanto banale come concetto, è una giocata che in match si ripete infinite volte, viste le possibili combinazioni derivanti dai 22 in campo.

La squadra che si aggiudica più 1 contro 1, è anche quella che con ogni probabilità alla fine si porterà a casa i 3 punti. In tale fondamentale si racchiudono doti fisiche, tecniche e mentali. Abbiamo raccolto i migliori difensori che vantano nel loro repertorio questa importante peculiarità, dal 2000 ad oggi.
 

Van Dijk 
 

Da molti considerato il miglior centrale in attività, compreso me. Ma soprendera' molti il fatto che il suo sia uno stile minimale. Si perché è un difensore alquanto schematico, che tenta l'anticipo solo quando è veramente certo di riconquistare il pallone, sfoggiando principalmente il suo strapotere fisico nell'1 contro 1, lasciando poco scampo ad un attaccante che cerca la profondità.
 

Giorgio Chiellini 
 

Il difensore bianconero è l'archetipo del difendente italiano. L'unico suo pensiero è frapporre il suo corpo tra l'avversario e la propria porta, a costo di fare o farsi male. È l'emblema del guerriero che non si arrende mai e che da l'anima in ogni partita. Il suo modo di fare calcio è basato sul cercare perennemente il contatto fisico per far sentire la propria presenza agli attaccanti. 
 

Thiago Silva 
 

Nei momenti migliori, risalenti al triennio milanista, ha dimostrato di essere un difensore completo, che a volte dava la sensazione di essere più forte dell'attaccante che affrontava. Tecnica , fisico e grande forza nelle gambe lo rendevano insuperabile nell'1 contro 1.
 

Fabio Cannavaro
 

Fabio Cannavaro era un giocatore con caratteristiche fisiche eccezionali, anomale, quasi disturbanti. Era alto un metro e 75 – molto poco per un difensore centrale – ma la sua reattività muscolare, l’elevazione, l’intelligenza, il coraggio, tutto questo insieme concorreva a colmare quell’unico gap di partenza rispetto ai suoi avversari. Questa diversità rendeva Cannavaro un difensore spettacolare da veder giocare. Il suo apice fu il Mondiale del 2006, che non smetteremo ma di riguardare e che lo portarono a vincere il Pallone d'Oro. 
 

Carles Puyol
 

Carles Puyol era una molla caricata e pronta a scattare appena la palla entrava nella sua zona di competenza. Non era più tecnico o più intelligente degli altri difensori – né tanto meno degli attaccanti – ma aveva un’energia tutta sua, da persona fuori di testa ma non pericolosa, che concentrava sul tentativo di riconquistare la palla.

 

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Egidio DePadova
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