Frosinone: pensando in grande.
Parte tutto dallo stadio di proprietà, alla ricerca di una stabile permanenza in A
Questa lunga cavalcata della squadra ciociara parte dalla stagione 2006/2007, la prima in assoluto in B, che vedeva, tra le altre, la Juventus tra le partecipanti dopo la retrocessioni comminata dopo lo scandalo di Calciopoli, Tale stagione coincide però anche con la presenza di altre piazze storiche come Napoli, Bologna e Genoa. La società guidata dal Presidente Maurizio Stirpe, è l'esempio di come in Italia l'autofinanziamento calcistico sia alla portata di tutti. Frosinone è una piccola realtà, entrata nel calcio in punta di piedi e arrivata ad ottenere una certa stabilità nelle prime 2 categorie italiane. Lo stadio di proprietà è stato sicuramente un tassello fondamentale per questa florida società, che ha dato il là ad un progetto ambizioso per una squadra che fino al 2006 non era neanche stata in un campionato di B.
Tutta Frosinone tocca con mano le fondamenta di questo progetto quando il 28 ottobre 2006 i canarini affrontano la Juventus: il Frosinone respinge gli attacchi juventini per tutto il primo tempo e parte del secondo e crea anche qualche azione da gol, con le occasioni per Di Nardo e Di Venanzio. La rete della partita la sigla Del Piero (sua duecentesima rete con la maglia bianconera) al 73' ma il Frosinone, seppur battuto, può tornare in Ciociaria a testa alta. Tale stagione sarà caratterizzata da un girone di andata che si concluderà con una posizione di metà classifica, più che soddisfacente per una debuttante. Nel girone di ritorno la squadra frusinate subisce un netto calo di concentrazione, ma riesce comunque a tenersi lontana dalla zona retrocessione fino al termine della stagione. Da segnalare il successo casalingo contro il Cesena per 4-1, record di gol realizzati in serie B per i frusinati.
L'anno 2006/2007 fa da monito a quello della promozione nella massima serie: Il 16 maggio 2015, battendo in casa il Crotone per 3-1, con rete di Daniel Ciofani e doppietta di Dionisi, dopo appena un anno in cadetteria e con una giornata di anticipo i frusinati ottengono la loro prima promozione in Serie A divenendo la terza squadra della regione ad approdare nell'élite del calcio italiano dopo le più blasonate Lazio e Roma.
La perseveranza è sicuramente una delle qualità spiccanti di questo club, che dopo essere retrocesso in Lega Pro nella stagione 2013/2014, riesci a rialzarsi dalle proprie ceneri e a compiere lo storico doppio salto.
Il Benito Stirpe di Frosinone è uno dei pochi impianti di proprietà in Italia. Un'impresa, in tutti i sensi, fatta di tanto coraggio. Quello di investire sulle infrastrutture come passo fondamentale per la crescita di un club e di una città. Prima delle spese folli per i calciatori, prima addirittura di aver conquistato la massima serie, non accontentandosi - come molte società italiane - solo degli introiti dei diritti televisivi. «Vogliamo farlo diventare un polo di aggregazione per i giovani, come deve essere uno stadio moderno», disse il presidente nel giorno della presentazione. La squadra effettivamente ne ha risentito positivamente, dimostrando quanto il calore di uno stadio funzionale e raccolto attorno ai propri giocatori che regalano gioie e spettacolo sia il primo passo per ogni successo calcistico.
Oggi riparte ancora dalla B, non più da semplice cenerentola, ma sottoforma di big con i favori del pronostico. Nella prima ufficiale in Coppa Italia è arrivato un rotondo 5-1 ai danni del Monopoli, grazie soprattutto alla prestazione di Camillo Ciano, funambolica seconda punta che aveva fatto bene anche in massima serie e che ha preso una scelta di cuore, rinunciando ai soldi per cucirsi addosso la maglia giallo-azzurra dei ciociari. Gli uomini di Nesta quindi si presenteranno in forma ai nastri di partenza.
Nel piccolo della società frusinate si pensa in grande. Maurizio Stirpe regala sogni.
Scopri tutti i bonus offerti dai bookmakers con la nostra guida bonus. Tutte le informazioni sui bonus del mercato.
Egidio De Padova
Betscanner