Finisce 100-63 per gli americani una gara durata un quarto: brutto uscire così
Non solo c'era attesa per questa gara, ma sembrava che per una volta davvero tutta la nazione fosse interessata ad uno sport che sempre di più sta prendendo popolarità nel nostro paese. La sfida contro gli USA, i grandi favoriti per la vittoria della competizione, aveva messo nell'aria quella strana mistica per la quale sembrava potesse essere possibile un miracolo, o quantomeno una gara eliquilibrata. La sfida con Banchero poi, colui che sembrava potesse giocare per i nostri colori prima di prendere una strada differente. La sconfitta è di quelle che fa davvero male, però, da questo Mondiale possiamo solo che trarre cose positive.
La partita
Primi minuti dove la difesa azzurra regge e con l'attacco che fa fatica ma che ci permette di rimanere quantomeno attaccati nei primi 5'. Da quel momento, 3 triple loro consentono agli USA di iniziare l'allungo, e chiudere sopra di 10 il primo quarto.
Secondo parziale dove il solco inizia a scavarsi molto più netto, con un parziale di 13-0 che ci porta fino al -23 e al 24-46 con cui le squadre vanno all'intervallo lungo.
Le facce e il linguaggio del corpo degli Azzurri però già fanno presagire ad una gara finita e nonostante un Fontecchio che prova quantomeno a non crollare, alla fine del terzo quarto il divario è addirittura di 39 lunghezze, sul 44-83.
Ultimo quarto che si gioca solo per dover di cronaca, con Fontecchio espulso per falli e con gli Stati Uniti che ormai regalano showtime, mancandoci anche di rispetto. Alla fine il punteggio è di 63-100, con Bridges, Haliburton e Reaves mattatori con 27, 18 e 12 a testa. Per noi Fontecchio con 18 e Tonut con 11 gli unici due in doppia cifra, da menzionare però Melli, che cattura 9 rimbalzi e che si prende pure una randellata da Ingram per provare a stopparlo quando ormai la gara era già in ghiaccio. Se sarà lui il prossimo nostro capitano, siamo sicuramente in buone mani.
Alessio Russo
Betscanner