Eto'o: continuano le accuse per il presidente della Federcalcio camerunese

L'attaccante ex-Inter accusato dopo un'intercettazione telefonica: si torna a parlare dopo il caso Onana

Non c'è pace per Samuel Eto'o, ex centravanti dell'Inter del Triplete di Mourinho e del Barcellona tra le altre, da quando è stato eletto presidente della federcalcio del suo paese, il Camerun. Infatti dopo le tante polemiche avute prima per lo sponsor sulle maglie dei suoi calciatori appena prima del Mondiale, col cambio da Le Coq Sportif a One Sport, e successivamente col caso Onana, ora si riaccendono le polemiche sulla sua figura dopo che un noto sito locale ha pubblicato delle intercettazioni telefoniche proprio da Eto'o e il presidente di una squadra di seconda divisione camerunense. 

Le parole dell'ex attaccante

Il sito camerunese Camfoot, che già da tempo sta facendo la guerra all'ex attaccante dell'Inter, ha pubblicato un'intercettazione di una telefonata avuta tra Eto'o e Valentine Gwain detto "Bobiddyil", presidente del Victoria Limbé, squadra che al momento della chiamata si trovava in seconda divisione ma che è riuscita a essere promossa in Elite 1 alla fine della stagione. 

Le dichiarazioni più pesanti riguardano la discussione avuta alla fine di una gara in cui il Victoria Limbé aveva perso a causa di un arbitraggio di "parte", come ritenuto da Gwain. Eto'o dal canto suo aveva rassicurato il presidente, dicendo di fare ricorso per riavere i 3 punti e la sospensione dell'arbitro, aggiungendo di raggiungerlo nel suo ufficio una volta che fosse rientrato in Camerun. Le frasi più pesanti però arrivano solo in un secondo momento, visto che l'ex nerazzurro avrebbe detto che "Il nostro club deve salire in prima serie, è il nostro obiettivo, ma tu mi devi dare una mano, non puoi fare troppo casino, devi restare calmo. Se sono diventato presidente della federazione lo devo te e agli altri nostri due amici". Parole che potrebbero metterlo davvero nei guai, nonostante lo stesso in mattinata si sarebbe scagionato dichiarando che "Stavo parlando con un amico, uno che investe nel calcio e vuole fare del suo club uno dei migliori del Camerun. L'ho solo tranquillizzato dicendo che avrei fatto tutto il possibile per evitare che ci fossero errori arbitrali ai suoi danni". Ora sicuramente ci saranno delle investigazioni nelle prossime settimane. 

Alessio Russo

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