Ecco il Debrecen: Toro, occhio alla freschezza degli ungheresi
E' tra le formazioni più vincenti d'Ungheria, questa sera vivrà il sogno di affrontare il Toro per la prima volta nella sua storia. Le strade dei granata e del Debrecen, infatti, non si sono mai incrociate, nemmeno in amichevole, nonostante il club di via Arcivescovado sia stato fondato nel 1906 e quello magiaro addirittura quattro anni prima. L'altra singolarità è che la sfida non si disputerà al Grande Torino ma al Moccagatta di Alessandria, a causa dei lavori di rizollamento a casa di Belotti e compagni. Walter Mazzarri ha già avvisato i suoi: "Vietato sottovalutare l'avversario" ha dichiarato alla vigilia. E, seppur i valori tecnici in campo pendano tutti sul fronte granata, il Debrecen rimane una formazione temibile, anche e soprattutto per il periodo della stagione in cui bisognerà giocare.
Preparazione avanzata - Sulle gambe, infatti, hanno già le due gare del turno preliminare contro gli albanesi del Kukesi, superate brillante con il successo casalingo per 3-0 e il pareggio esterno per 1-1. Almeno tre settimane in più rispetto ai ragazzi di Mazzarri, ecco la preoccupazione principale del tecnico granata. Gestire al meglio le energie e far correre il pallone, queste le indicazioni dell'allenatore di San Vincenzo. Dall'altra parte, invece, per Andràs Herczeg è già un traguardo storcio. "L'ho detto ai miei giocatori, siate orgogliosi di essere arrivati a sfidare un club importante come il Toro" ha dichiarato la bandiera del Debrecen. Già, proprio così: perché in 63 anni di vita, Herczeg ne ha passati quasi la metà nel club ungherese, prima da calciatore e poi da allenatore. Ha costruito un gioiellino capace di arrivare terzo in campionato grazie alle qualità di tanti talenti interessanti.
Le stelle - Il suo modulo preferito è il 4-1-4-1, le stelline sono tutte in attacco. "I quattro davanti sono forti, hanno qualità e sanno saltare l'uomo: non dovremo concedere loro spazio nelle ripartenze" ha ammonito Mazzarri. Varga e Bodi, ecco i velocisti tanto temuti dal tecnico granata. E poi in mediana a dirigere le operazioni c'è Toszer, vecchia conoscenza del Genoa stagione 2012/2013. Anche per il portiere sarà un ritorno: Kosicky ha giocato a Novara e Catania, ma per la sfida di stasera dovrebbe lasciare il posto all'estremo difensore titolare Nagy.
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Emanuele Pastorella
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