Dai Free Agents ai pick al Draft: come funziona il mercato nella più grande lega del basket Mondiale
Il mercato in NBA è decisamente differente da quello che normalmente la gente si aspetta, essendo abituata a seguire le finestre invernali ed estive del calciomercato. I tanti termini inglesi che vengono adottati sicuramente non aiutano. Proviamo però a fare il punto della situazione.
Il Draft
Il mercato NBA comincia ufficialmente il giorno del draft, serata in cui le franchigie della lega selezionano i giocatori che si sono proposti ufficialmente per entrare nel campionato per la prima volta. Le varie squadre dispongono di un ordine di scelta dato da diversi fattori che si stabilisce nella lottery. Ad esempio quest'anno la prima scelta assoluta (che con ogni probabilità sarà Wembanyama) è toccata ai San Antonio Spurs. Una volta finito il draft le squadre possono decidere di fare le cosiddette trades (scambi) e di firmare i free agents, i giocatori che sono rimasti senza contratto. Però non è tutto così facile come sembra.
Salary Cap
Ogni franchigia, infatti, alla firma dei giocatori deve stare attenta a non superare una determinata quantità nel monte ingaggi. Questa regola è stata introdotta per evitare troppa disparità tra i vari roaster. Nel caso una franchigia dovesse sforare questo tetto salariale, incorrerebbe nel pagamento di una denominata Luxury Tax, proporzionale ai milioni extra con cui si è sforato il monte salariale.
Free Agents
Come già detto in precedenza i Free Agents sono i giocatori che non hanno più un contratto attivo. Ci sono però due tipologie differenti tra questi, i restricted e gli unrestricted. I primi dipendono ancora dalla loro ultima squadra: infatti nel caso di offerta, la loro ultima franchigia avrebbe la possibilità di pareggiare la cifra dello stipendio propostogli entro 48h per trattenere il giocatore. Gli unrestricted invece hanno la possibilità di firmare un nuovo contratto senza vincolo alcuno.
Le possibilità alla firma
In tutto questo però i contratti dei cestisti dell'NBA possono avere comunque diverse clausole o possono essere "speciali". Ad esempio la Team Option o la Player Option consentono o alla squadra o al giocatore di chiudere il contratto con una stagione d'anticipo. Per Buyout invece si intende la volontà del giocatore di rescindere il proprio contratto attivo, rinunciando così però anche alla percezione dello stipendio. Normalmente questo avviene dopo liti interne con la franchigia.
I contratti speciali sono il Two Way Contract e il 10 day contract. Col primo solitamente vengono firmati giocatori non selezionati al draft. Questo ha una durata di 45 giorni e dà la possibilità a una franchigia di avere 2 slot in più nel roaster rispetto a quelli consentiti. Il 10 day contract invece è praticamente un contratto di prova, che dura 10 giorni oppure tre partite consecutive e solitamente viene firmato al minimo salariale.
Alessio Russo
Betscanner