Inter, Roma e Fiorentina le rappresentati del nostro paese: ora importante sarà l'atto finale
Dopo essere stati sicuri di avere almeno una rappresentante del nostro paese in finale di Champions League, con l'Inter che ha battuto nella stracittadina il Milan per trovare poi il City ad Istanbul, ieri era il turno di Roma, Juve e Fiorentina, impegnate ancora nelle loro competizioni.
Roma: Mourinho alla seconda finale in 2 anni
Roma che si presentava a Leverkusen forte dell'1-0 siglato da Bove all'andata. Mourinho prepara la gara come al suo solito, mettendosi dietro e cercando di condurre una gara compatta senza concedere spazio agli avversari. Tutto sommato nei 90 minuti, a parte la traversa di Diaby intorno al minuto 20 i giallorossi tengono bene e possono esultare al fischio finale dell'arbitro. Seconda finale europea consecutiva dunque per Mou alla guida dei giallorossi, dopo quella di Conference dello scorso anno.
Fiorentina: la seconda finale di stagione
Dopo la sconfitta dell'andata al Franchi la Viola doveva andare in Svizzera dando prova della sua forza se voleva centrare la seconda finale stagionale dopo quella di Coppa Italia. La squadra di Vincenzo Italiano trova il vantaggio al 35' con Nico Gonzalez, salvo poi fasi riprendere a inizio ripresa da Amdouni. A 20 dalla fine però è sempre lo stesso argentino a insaccare di sinistro in mischia, portando la gara ai supplementari. É proprio allo scadere dei tempi extra che la Viola passa quando tutti si aspettavano ormai i rigori: Jovic fa la sponda, la palla esce sporca da un contrasto e Barak è lestissimo a insaccare per il definitivo 1-3. Ora per i Gigliati la finale contro il West Ham.
Juve: delusione enorme
L'unica italiana che non gioisce nella serata di giovedì è la Juve di Max Allegri, che ha perso 2-1 al Sanchez Pizjuan di Siviglia. La squadra torinese passa anche in vantaggio con Vlahovic, bravo a superare Bono in uscita, ma a 20 dalla fine prende l'1-1 con Suso, vecchia conoscenza della Serie A. Ai supplementari poi la beffa: Chiesa viene stoppato da Bono e sul ribaltamento un altro ex Serie A, Lamela, insacca di testa superando Sczesny. Sogno di una finale tutta italiana dunque sfumato.
Alessio Russo
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