36 anni dopo il successo dell'86 l'Albiceleste sale sul tetto del Mondo nel segno di Messi
Dopo vent'anni di dominio europeo, col Brasile che era stato l'ultimo paese non del Vecchio continente a vincere la Coppa nel 2002, l'Argentina ha riportato il Sudamerica sul gradino più alto del podio, in una finale con la Francia che è già entrata nella storia come una delle gare più emozionanti della storia della competizione.
Dopo un avvio dove non ci sono occasioni chiare per nessuna delle due formazioni, l'Argentina inizia a spingere più forte e al minuto 23 passa: Di Maria scappa a destra ed entrato in area viene sbilanciato da Dembelé, rigore e Messi che spiazza Lloris rimanendo freddissimo dagli 11 passi. Francia che accusa il colpo e Albiceleste che, spinta anche dal pubblico, continua a premere e dopo una combinazione a centrocampo Messi allarga, Mac Allisster scappa e serve a Di Maria un cioccolatino da spingere in rete. 2-0 e Francia completamente in bambola e che sembra essere scomparsa dal campo.
Ripresa che riparte sulla falsa riga del primo: Francia che non sembra in grado di mettere in difficoltà i sudamericani, che vanno sicuramente più vicini al 3-0 che ha prendere la rete del 2-1, nonostante la poca concretezza non gli consenta di aumentare ancora di più il divario. Partita che scivola via rapida fino al minuto 80, quando una leggerezza di Otamendi, fino a lì dominatore della difesa, regala un rigore alla Francia: rincorsa di Mbappé e Martinez battuto, con i francesi che tornano a crederci. Manco il tempo di riprendere da centrocampo e per gli argentini arriva la doccia gelata: Mbappé e Thuram combinano al limite, l'attaccante del PSG riceve il passaggio di ritorno e segna al volo la sua seconda rete personale in due minuti. 2-2 e gara che va ai supplementari.
Dopo gli ultimi 10 minuti di regolamentari, con la Francia evidentemente superiore e con tutto l'entusiasmo dalla sua parte, l'inizio dei supplementari sembra un incontro di boxe, con le due squadre che rispondono colpo su colpo. Al minuto 108 però passa ancora l'Argentina: azione un po' confusa al limite dell'area con Messi che scarica a Lautaro, il suo tiro viene murato da Lloris ma il 10 è il più lesto ad arrivare e ad insaccare in rete. Quando tutto sembrava ormai fatto, a 2 minuti dalla fine dei supplementari, Montiel tocca di mano in area: Mbappé si presenta ancora dagli 11 metri e infila Martinez sempre nello stesso angolo. Emozioni non finite però, perché all'ultimo sospiro serve un intervento senza senso proprio del Dibu, che cala la saracinesca sul colpo a botta sicura di Kolo Mouani, presentatosi solo davanti a lui.
Dopo tutte queste emozioni, l'arbitro fischia due volte e la finale si deciderà ai rigori.
A partire sono le due stelle della squadra, con Mbappé e Messi che insaccano entrambi. Il primo errore arriva da Coman, che si fa ipnotizzare da Martinez, mentre Dybala, entrato proprio per questo, insacca centralmente. Tchouamenà calcia a lato e Paredes porta il punteggio sul 3-1, facendo che ogni rigore fosse un match point. Kolo Mouani segna, ma Montiel batte Lloris e chiude la serie.
L'Argentina è campione del Mondo per la terza volta, nel segno del suo trascinatore Leo Messi.
I premi oltre alla coppa
Messi eletto MVP del torneo, seconda volta che lo riceve dopo quello del 2014. Premio più che meritato, per il vicecapocannoniere e trascinatore della Scaloneta.
Sempre argentini anche i premi del miglior portiere, dato al Dibu Martinez (polemica la sua esultanza), e del miglior giovane, aggiudicato da Enzo Fernandez. Capocannoniere ma deluso Kylian Mbappé, che ha chiuso il suo torneo con 8 reti e 2 assist.
Alessio Russo
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